il Giornale, 30 ottobre 2015
Il lusso vale mille miliardi
Mille miliardi: tanto vale l’industria del lusso nel mondo. Una cifra da capogiro ma soprattutto una soglia psicologica, superata nel 2015 grazie ai «globe-trotter» dello shopping ad alto livello, viaggiatori esperti capaci di sfruttare anche le oscillazioni valutarie per acquistare al meglio. I «turisti globali», come li ha ribattezzati lo studio di Bain & Company presentato dall’Osservatorio di Altagamma, sono soprattutto cinesi (31% del totale), sempre più attratti da nuove destinazioni, come l’Europa, ma anche la Corea del Sud o il Giappone, per unire il «grand tour» ai vantaggi di euro e yen deboli. Che cosa comprano? Tutto quanto «fa» lusso: dai prodotti classici, come moda e design, alle opere d’arte, ormai uno status symbol. Ma anche cibo e vino d’alta qualità, e qui l’Italia ha un vantaggio importante. Tanto più che il nostro Paese resta tra le mete preferite dei turisti internazionali: cinesi, anche qui, protagonisti, con una crescita degli acquisti del 71%, a compensare il calo della spesa dei russi (-42%), che restano comunque in seconda posizione.
A conferma del fatto che i flussi turistici sono sempre più importanti per la geografia dei consumi, il nostro Paese vanta nei primi 9 mesi dell’anno un significativo aumento del Tax Free Shopping del 19% rispetto allo stesso periodo del 2014. E le previsioni per il 2016 parlano di una crescita costante dei consumi globali dell’alto di gamma, con una media di incremento stimata al 3 per cento.