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 2015  ottobre 30 Venerdì calendario

Il deposito di Zio Paperone nascerà davvero, a Monteburrone, sulle alture che dominano Livorno

Gulp, o meglio: squeck, uack, sob, urgle e mumble-mumble. Dopo iniziale, inevitabile perplessità si sono raccolti sufficienti indizi – non soltanto neurovisivi – per ritenere che Zio Paperone appoggerà senz’altro il raddoppio del suo celebre e gigantesco deposito, da installarsi in località Monteburrone, sulle boscose alture che dominano la città di Livorno. Come si può vedere nella simulazione grafica tratta dalla pagina Facebook dell’irriverente e formidabile disegnatore Daniele Caluri, oltretutto la struttura di base esiste già, convenientemente abbandonata, se non proprio in rovina: l’incompiuto mausoleo che il gerarca fascista nonché genero del Duce Galeazzo Ciano aveva iniziato a edificare nel 1939 in onore del padre Costanzo, eroe di guerra e grandissimo fascistone pure lui, ma poi ebbe altro a cui pensare. La pazza idea rigenerante di Caluri, su cui il sindaco cinquestelle ha espresso una forse troppo timida e guardinga adesione, ha in realtà l’immenso merito di confrontarsi e giocare con l’estetica Disney finalmente a carte scoperte. Nel senso che il paesaggio italiano, così come l’immaginario che via via ne ha guidato la trasformazione, si sono ormai abbastanza fumettizzati, ma senza rendersene conto, anzi magari senza neppure volerlo sapere. E dunque fiorellini, cuoricini, campanellini, carillon & peluche per ogni dove, un mutamento inarrestabile e vezzoso fatto proprio dal potere, vedi l’apocalittico Luna Park di villa La Certosa e la Disneyland sulla Romanità sognata da Alemanno. Tutti principini e tutte principessine, perenni nanetti, ubique marcette, animaletti posti a rianimare spompatissimi emblemi, impossibili connubi o inesistenti identità, l’asinello di Prodi, l’elefantino di Segni-Fini, l’orsetto della Pivetti. Dalla Sonrisa matrimoniale di Napoli alla mascotte dell’Expo, «Foody», fino ai murales antagonisti, un tenerume di infantile contrabbando domina la visione della società all’insegna di Disney. Il forziere di Zio Paperone almeno è riconoscibile. Solo gli mancano cupola e pennone – ma si può sempre rimediare, squeck.