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 2015  ottobre 30 Venerdì calendario

Scoperto finalmente il verso della giraffa

La canzone ha immortalato quello del coccodrillo, ma il suo non è l’unico verso misterioso nel mondo animale. Qual è, ad esempio, il richiamo caratteristico delle giraffe? Fino ad oggi si pensava che non ne avessero, o che magari, un po’ come le megattere, producessero un canto su frequenze non udibili dalla nostra specie. Un nuovo studio dell’Università di Vienna ha scoperto però che anche le giraffe emettono un verso caratteristico, che potremmo definire borbottio, o “humming” in inglese, prodotto dagli esemplari adulti durante le ore notturne, e su frequenze estremamente basse. I suoni vengono emessi infatti intorno ai 92 hertz, proprio al limite delle frequenze udibili dall’orecchio umano, e normalmente sono impossibili da percepire in mezzo alla cacofonia di rumori e richiami che riempiono le notti nella savana, o in uno zoo. Per scoprirli i ricercatori austriaci hanno dovuto analizzare oltre 900 ore di registrazioni ambientali, alla ricerca di pattern sonori riconducibili a vocalizzazioni animali nelle parti più basse dello spettro sonoro. Non potendo identificare quali esemplari producessero i versi registrati sui nastri, i ricercatori non sono stati in grado si scoprire in quali contesti, e per quali funzioni, vengano utilizzati questi suoni. Un’ipotesi è che vengano prodotti involontariamente durante il sonno, magari nel corso dei sogni. Un’altra possibilità è che si tratti invece di segnali utilizzati per identificarsi e segnalare la propria presenza nelle ore notturne, quando le comunicazioni visive sono impossibili.