Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2015  ottobre 30 Venerdì calendario

Rubio, il cubano su cui puntare. Fra i repubblicani, l’ex chirurgo Ben Carson non ha convinto nessuno, la politica economica del miliardario Donald Trump ha deluso e Jeb Bush è praticamente finito

L’establishment repubblicano si è preso la rivincita sui candidati dall’antipolitica, nel dibattito televisivo presidenziale di mercoledì sera in Colorado, e forse ha individuato in Marco Rubio l’uomo su cui puntare. I due «front runner» che finora avevano guidato l’insurrezione, cioè l’ex chirurgo Ben Carson e l’imprenditore edile Donald Trump, non sono riusciti ad emergere, mentre l’ex governatore della Florida Jeb Bush ha deluso e molti pensano che la sua corsa non abbia futuro.
Focus sull’economia
Il dibattito organizzato a Boulder dalla tv finanziaria Cnbc era centrato sui temi economici, e in particolare le politiche fiscali. Carson ci è arrivato appena dopo aver superato Trump, nei sondaggi nazionali e in quelli dell’Iowa, ma sul palco non sono sembrati loro due i più preparati. C’è stata subito qualche scintilla, quando Kasich ha detto che «fra di noi ci sono alcuni non preparati a fare il presidente, che raccontano fantasie». Il momento più teso, però, è stato quello in cui Jeb Bush ha attaccato Marco Rubio, perché sta saltando molte sedute al Senato per fare campagna. «Non lo dicevi – ha risposto Rubio – quando McCain faceva lo stesso nel 2008. La verità è che ora mi aggredisci perché siamo candidati per lo stesso posto. Qualcuno ti ha detto che attaccarmi ti gioverà politicamente, ma non è così». Bush ha accusato il colpo, dando l’impressione di essere solo una persona risentita, perché il suo status di candidato inevitabile è ormai solo un ricordo. Da quel momento è scomparso, senza riuscire a fare i colpi che gli analisti si aspettavano da lui per rilanciare la propria campagna. Sembra sempre meno motivato, concentrato ed efficace. 
A parte questi scambi iniziali, il dibattito poi si è concentrato sui temi economici, e sui programmi per tagliare le tasse, sempre cari al Partito repubblicano. Su questo piano, Carson e Trump sono sembrati poco preparati o vaghi, al punto che l’ex chirurgo non sapeva neanche con precisione qual è la percentuale che propone per la sua flat tax uguale per tutti. Trump invece ha scelto la strategia di essere meno aggressivo, ma l’aggressività anti establishment è l’elemento che finora lo ha fatto emergere, e se scompare non è detto che la sua campagna abbia più senso.
Il dibattito di mercoledì potrebbe segnare un’inversione di tendenza, con il rilancio dei politici di professione. Oltre a Rubio, infatti, anche il senatore del Texas Cruz, e in secondo piano i governatori del New Jersey Christie e dell’Ohio Kasich, hanno fatto buone prestazioni. 
La rivelazione
Il giovane senatore della Florida, però, è parso il più pronto e presidenziale, sfidando anche Hillary perché «sull’attacco al consolato di Bengasi ha mentito agli americani». Figlio di immigrati cubani, 44 anni, Marco è la persona che potrebbe mettere d’accordo l’establishment e l’ala «insurrezionale» del partito, che finora aveva puntato prima su Trump, e poi su Carson. Con lui, i repubblicani sarebbero i primi a candidare un ispanico alla Casa Bianca, anche se le sue radici nell’isola ancora governata dai Castro non lo rendono automaticamente popolare fra gli altri latini. Il suo piano fiscale per tagliare le tasse senza incrementare il debito è vago come quello dei colleghi, ma c’è tempo per precisarlo. Sulla sicurezza, invece, ha sempre preso posizioni critiche contro le incertezze di Obama. 

Ora dunque si riparte con un campo di gara dove Carson e Trump erano nettamente avanti, prima del dibattito, e gli altri inseguivano. In attesa di vedere se la sfida del Colorado ha cambiato la dinamica della corsa.