la Repubblica, 30 ottobre 2015
In Telecom entra anche Niel. I francesi a questo punto possiedono un terzo della società
MILANO. “Un autre” socio francese si fa largo nel capitale di Telecom Italia. A sorpresa sia per il gruppo italiano, sia per il suo primo azionista transalpino Vivendi (20,5% del capitale), Xavier Niel, noto imprenditore che tra le altre cose controlla il 67% di Iliad, ha acquistato a titolo personale opzioni e derivati che gli danno diritto a rilevare l’11,2% di Telecom. La notizia che uno dei primi 10 miliardari di Francia «non ha voluto commentare», ha invece fatto volare le azioni dell’ex monopolista tricolore a 1,26 euro (+8,27%).
La Consob ha subito aperto un’indagine, per capire meglio gli ultimi movimenti nell’azionariato e per ricostruire se esista la possibilità di un concerto tra i due soci francesi che, se verificata, farebbe scattare l’obbligo di lanciare un’Offerta pubblica. Fatto sta che attualmente un terzo del capitale di Telecom è in mano a due soci francesi e tranne le voci isolate del presidente della Commissione industria del Senato Massimo Mucchetti, nessuno ha fatto particolari rimostranze. Quando nel 2013 Telefonica annunciò di aver rilevato il controllo di Telco da Mediobanca Intesa e Generali, le reazioni in ambienti istituzionali (e non solo) furono molto più roboanti anche se il gruppo spagnolo di fatto saliva dal 10 al 14% di Telecom. «Non credo ci sia una liason con Vivendi – ha detto l’ad di Telecom Marco Patuano- nè vedo una speculazione nella mossa di Niel». A dispetto delle smentite di tutti gli interessati, gli esperti della banca francese Exane ieri scommettevano che tra Niel e il presidente di Vivendi Vincent Bolloré ci potrebbe essere «un intento comune» per valorizzare le rispettive partecipazioni. Altri, invece, paventavano la possibilità che Niel si proponga come un investitore alternativo a Vivendi, che fin da subito ha fatto sapere di aver rilevato la quota in Telecom con un’ottica di lungo periodo. Ma a differenza del colosso dei media, il secondo potenziale socio di Telecom – a detta degli investitori – è un grande esperto di tlc. Negli ultimi anni Niel ha rilevato la svizzera Orange Swisse (2,3 miliardi), il 55% della monegasca Monaco Telecom (322 milioni) e nel 2014 attraverso la sua Iliad (11,2 miliardi di capitalizzazione) ha provato senza successo a comprare da Deutsche Telekom l’americana TMobile. Infine anche Niel e Telecom hanno fatto affari insieme: Franco Bernabè nel 2008 vendette a Eliad la controllata Liberty surf per 800 milioni (debiti compresi).
Sul fronte brasiliano intanto ieri all’unanimità il cda di Oi ha accettato la proposta di Letter One, ma ha chiesto alla società del russo Mikhail Friedman di garantire un’iniezione di 4 miliardi di dollari. L’operazione resta però condizionata al placet di Telecom Italia alle nozze tra Oi e Tim Brasil. «Finora Telecom non è stata interpellata – ha detto Patuano – e ad ogni modo un’eventuale integrazione con Oi è impossibile in assenza di una profonda revisione del contesto regolatorio brasiliano».