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 2015  ottobre 30 Venerdì calendario

Niel e Bollorè, cioè i due soci francesi di Telecom: amici o nemici?

Se ai tempi di Telefonica si era passati da Telecom Italia a Telecom España (la Consob indagò anche su dei voli privati organizzati per portare i manager italiani in Spagna, di nascosto) ora più che mai siamo passati a Telecom France. I due azionisti principali sono francesi e tutti si domandano se siano da considerarsi amici o nemici. Secondo Le Monde l’ingresso di Xavier Niel con il suo fondo in Telecom, sebbene con posizioni derivate, rischia di «accendere la miccia con Vivendi» (e, dunque, con Vincente Bolloré) già azionista con il 20,03% del gruppo. La breve informazione va soppesata perché sarà stata soppesata alla fonte visto che Niel, in Francia, oltre ad avere il 60% dell’operatore low cost Iliad (Free), è anche socio di peso del quotidiano parigino. Bolloré, attivo a Milano da anni con Mediobanca, è certamente più noto in Italia. Ma in Francia Niel non è da meno. Salutato spesso come enfant prodige, Niel, 45 anni e sei miliardi di euro di ricchezza, viene dalla banlieue, la drammatica periferia parigina immortala dal film «L’Odio» di Kassovitz. A 16 anni lascia la scuola per scrivere codici su un vecchio Sinclair ZX81 e lavora sul Minitel, una sorta di precursore francese della Rete. Diventa subito ricco investendo sul più proficuo business delle origini del web: le chat erotiche. Lo diventa poi ancora di più lanciando uno dei primi provider francesi, WorldNet, senza perdere l’antico vizio della proprietà dei sexy shop (nel maggio del 2004 è stato un mese a la Santé con l’accusa di avere distratto risorse da uno dei suo sexy shop).
Ma questa era la prima vita: nella seconda Niel salva Le Monde, acquista una parte dei diritti di My Way (in pochi sanno che fu scritta da Paul Anka per Frank Sinatra partendo dalla musica di Comme d’habitude ) e fonda una scuola gratuita chiamata «42» aperta 24 ore 24, sette giorni alla settimana, dove mette a fondo perduto 70 milioni. Obiettivo: alimentare un ascensore sociale.
Amico di Jacques Antoine Granjon, il fondatore di Venteprivee, è collocabile «a sinistra». Tanto che Nicolas Sarkozy, allora al potere, tenta di bloccare la sua operazione su Le Monde. Lo stesso Sarkozy che, per inciso, va ospite sullo yacht e sull’aereo dell’amico Bolloré. Non che siano proprio concorrenti in patria (Vivendi si occupa di contenuti, Free è un operatore corsaro). Ma ora si tratta di capire se lo siano qui, in Telecom France.