Corriere della Sera, 30 ottobre 2015
Il 90 per cento delle transazioni d’arte avviene su Internet. Come affittare un quadro. Tutto quello che bisogna sapere
Prendi l’arte e mettila sul desktop. Se non capite niente di pittura, scultura e design ma volete regalarvi un’opera per la casa nuova, non temete. In tempi di sharing economy e crowdfunding, anche l’arte, quella con la A maiuscola, è a portata di mano. Meglio: di smartphone. Tra start up, social specializzati e app ad hoc, oggi si può noleggiare un quadro, ordinare una scultura su misura, conoscere l’artista preferito. Sul fenomeno si è fermato a riflettere anche il New York Times. L’occasione l’ha data l’attore Pierce Brosnan, che si è fatto fotografare alla casa d’aste londinese Phillips, davanti a una chaise longue in alluminio, opera dell’artista australiano Marc Newson, e poi ha postato l’immagine su Instagram, con la didascalia: «Che le offerte inizino». Risultato? Per quell’opera, la Lockheed Lounge, condivisa sul social da quasi 200 mila persone, c’è stato il record di battitura per un oggetto di design: 3,3 milioni di euro.
Il ruolo di Instagram
Instagram è il social di riferimento per fruitori, artisti e operatori del settore, che lo usano per promuovere opere di emergenti e dare anticipazioni su fiere e collezioni. «Oggi viviamo immersi in un flusso di immagini continuo e complesso», dice Luca Beatrice, critico e curatore. «Internet e la tecnologia hanno semplificato tutto: prima un artista per raggiungere un certo pubblico doveva andare fisicamente a Londra, New York e Parigi. Oggi non più. L’arte contemporanea rimane comunque un sistema complesso con le sue regole: non credo che Internet, che pure è un luogo di discussione interessante, possa bypassare gallerie e curatori». È però una piattaforma globale e dinamica, che già influisce sul 90% delle transazioni d’arte. Un luogo dove gli artisti sono anche imprenditori di se stessi. Qui è nata una nuova figura: quella del prosumer, che grazie al crowdfunding diventa produttore e insieme consumatore di arte.
Ma ecco dove puntare il mouse per muovere i primi passi in questo mondo.
Social per artisti
UbqArt è un “Facebook” dell’arte. Pittori e scultori postano le opere e invitano i colleghi: gli iscritti sono oltre 3mila. Gli utenti commentano e mettono “mi piace”. C’è anche l’app, che aiuta a localizzare studi e atelier dove espongono gli artisti del network. Per chi vuole conoscere di persona il pittore preferito c’è Myhomegallery. L’utente prenota la visita di una mostra privata nell’atelier dell’artista, abbinata a un workshop, una cena o un pernottamento: una sorta di Airbnb artistico. Tutto dedicato al mercato italiano è Planitars: per entrare nella lista bisogna caricare almeno tre opere, che devono essere ritenute valide dai curatori del sito. Ha appena esordito in rete Viveredarte.it, piattaforma crossmediale per artisti, committenti e acquirenti che facilita al massimo i contatti con compravendite dirette, senza commissioni.
Per collezionisti
L’arte incontra il crowdsourcing su PptArt, che offre una serie di prodotti su misura per il committente realizzati dagli artisti della piattaforma. È invece in fase di lancio Startartist, il cui obiettivo è avvicinare clienti e creativi: «Puntiamo a un target giovane, sui 35 anni. Persone che prendono casa, ma che magari non la considerano ancora la loro abitazione definitiva. Anche il prezzo delle opere, 100 dollari, va in questa direzione» dice l’ideatore Nicola Ghirardelli. «Non vogliamo sostituirci alle gallerie ma stare un gradino più in basso. Semmai l’intenzione è diventare uno stimolo per i curatori tradizionali, e offrire agli artisti un’opportunità di visibilità».
È nata sui banchi del Politecnico di Milano ArtRooms, start up che porta quadri e sculture in salotto attraverso un doppio canale: vendita e noleggio (tenere per tre mesi in salotto un quadro del valore di 1.200 euro ne costa 185). Un’idea già sviluppata, a livello internazionale, da Rise Art, che nella sua guida online invita all’opzione “Try-before-you-buy”, prova prima di acquistare. Se la passione è la fotografia, fate un giro su Pixtury, e-commerce romana specializzata nella vendita di stampe di immagini artistiche che organizza anche contest fotografici (chi vince si guadagna lo spazio della vetrina d’onore). Mentre se per voi arte è sinonimo di stupore, provate Art in a Box : spedisce al cliente opere a sorpresa, basandosi sulle preferenze fornite in fase di registrazione.