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 2015  ottobre 29 Giovedì calendario

«Chi più s’indebita, meno s’indebita». Grazie ai Bot e Ctz a tasso d’interesse negativo, anziché aumentarlo, lo Stato ridurrà il debito pubblico. Sono i debiti mangia-debiti, l’ennesimo paradosso della politica monetaria della Bce

Una volta si diceva: «Chi più spende, meno spende». Ma nell’era dei tassi a zero, bisognerà coniare un nuovo proverbio: «Chi più s’indebita, meno s’indebita». Perché questo è l’effetto, paradossale, dell’emissione di BoT semestrali da parte dello Stato italiano: il Governo chiede in prestito agli investitori 6 miliardi di euro e ne restituirà alla scadenza, cioè tra sei mesi, un po’ meno. Circa un milione e mezzo di euro in meno.
Certo che si tratta di briciole nel mare di un debito pubblico che supera ampiamente i 2mila miliardi di euro. Ma, comunque, resta un fatto: l’emissione di ieri di BoT semestrali e quella di martedì di CTz riducono la spesa per interessi. Dunque, in sostanza e lasciando perdere le precisioni contabili, di fatto il debito pubblico. Verrebbe quasi voglia di emetterne altri di questi BoT sotto zero: si tratta infatti dei primi debiti mangia-debiti della storia d’Italia.
Questo è l’ennesimo paradosso della politica monetaria ultra-espansiva della Bce. E se per l’Italia è una novità l’emissione di titoli di Stato sotto zero, per altri Paesi (Germania in primis) è ormai una consuetudine.