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 2015  ottobre 29 Giovedì calendario

Alla Camera passa la legge sull’omicidio stradale. Anche 18 anni di carcere a chi uccide con l’automobile

ROMA Stavolta,la novità sta nel metodo: «Il testo sul nuovo reato di omicidio stradale che abbiamo approvato alla Camera – spiega la relatrice Alessia Morani (Pd) – è stato concordato con il relatore del Senato, Cucca, per evitare che venga modificato ancora una volta». Dunque, assicura il viceministro alle Infrastrutture, Riccardo Nencini (Psi), «impegno rispettato: l’omicidio stradale sarà legge dello Stato entro l’anno».
Il premier Matteo Renzi, che ne aveva fatto una bandiera per il governo, va oltre e indica una data simbolica per il sì definitivo: «Grazie a tutti i deputati, è un passo in avanti di civiltà, una legge storica che spero il Senato approvi in via definitiva entro il 10 dicembre quando sarebbe stato il compleanno di Lorenzo Guarnieri (il diciassettenne ucciso da un guidatore ubriaco nel 2010, ndr ) la cui famiglia insieme ad altre si è battuta per questa legge».
Esclusa la Lega, che ha votato a favore così come la deputata azzurra Laura Ravetto, le opposizioni non hanno approvato il testo. Risultato 276 favorevoli, 20 contrari, 101 astenuti. I grillini si spiegano così: «Intenzioni buone, risultato pessimo». Nel merito, rispetto al testo approvato in prima lettura, c’è una novità. Le tre fattispecie in cui si articola l’omicidio stradale ora sono catalogate come reato autonomo mentre i senatori avevano previsto – anche per chi uccide una persona perché si mette alla guida dopo aver bevuto o sotto l’effetto della droga – una aggravante dell’omicidio colposo.
Per l’omicidio stradale plurimo la pena massima ora arriva a 18 anni. Resta invariata la pena (da 2 a 7 anni) prevista oggi nel caso in cui la morte sia stata causata per violazione al codice della strada. Ma la sanzione è notevolmente elevata se chi si mette alla guida e uccide una persona è in stato di ebbrezza grave con un tasso alcolemico oltre 1,5 grammi o sotto effetto delle droghe: da otto a 12 anni di carcere. Sarà punito con la pena da 5 a 10 anni l’omicida il cui tasso alcolemico superi 0,8 grammi oppure abbia causato l’incidente per condotte di particolare pericolosità (eccesso di velocità, guida contromano, infrazioni ai semafori, sorpasso o inversioni a rischio). In questo caso la Camera ha abbassato la pena minima (da 7 a 5 anni) prevista dal Senato. Inoltre i deputati sono stati più garantisti riducendo l’arresto obbligatorio in flagranza di reato solo ai casi più gravi di ubriachezza e di inabilità psicofisica (droga).
«Grande soddisfazione per l’approvazione della legge sull’omicidio stradale». Ad esprimerla sono le associazioni Lorenzo Guarnieri e Gabriele Borgogni di Firenze e l’Asaps, che osservano: «L’impunità sta per finire». Positivo il giudizio di Alberto Pallotti, portavoce dell’Uiss. Umberto Guidoni (Fondazione Ania) parla di «conquista di civiltà per il Paese».