Libero, 28 ottobre 2015
A proposito dell’allarme sulla carne rossa, Facci ricorda la triste storia della Sids, la cosiddetta «morte del bambino nella culla per cause ignote»
Ogni volta che la scienza medica ti spiega come dovresti vivere – ora tocca alla carne – mi torna in mente la triste storia della Sids, la cosiddetta «morte del bambino nella culla per cause ignote». Negli anni ’90, infatti, le morti per Sids calarono improvvisamente, e questo a seguito di una campagna informativa affinchè le madri mettessero a dormire i bimbi non in posizione prona (come spesso avevano fatto) ma in posizione supina. La campagna portò a una diminuzione delle morti pari addirittura al 60%, un successo. Un solo dato non quadrava, e se ne accorse la studiosa Susan Beal: si chiese per quale ragione per decenni i bambini erano stati messi a dormire nella posizione prona. Ebbene, impiegò 11 anni per dimostrare che era stato per errati ma «scientifici» consigli medici: forniti da chi? Da specialisti ai più alti livelli. Scrisse il Daily Telegraph del 30 maggio 1993: «Durante un convegno internazionale tenuto in Olanda, pediatri ed esperti conclusero che i bimbi nati prematuri sarebbero cresciuti sani e forti se fossero stati messi a dormire in posizione prona. Il consiglio fu generalizzato a tutti i bambini, anche se lo studio parlava solo di quelli prematuri». In Oriente, frattanto, lontani dai consigli occidentali, le morti per Sids erano sempre rimaste sotto la soglia. E stiamo parlando di 30 anni fa, non di quando la scienza più autorevole avvelenava mezza Europa somministrando dosi massicce di mercurio o, più tardi, di cocaina.