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 2015  ottobre 28 Mercoledì calendario

Bibihal, l’anziana di 105 anni che è scappata dall’Afghanistan ed è arrivata a piedi fino in Croazia

Le sue prime parole al centro di accoglienza di Opatovac, vicino al confine fra Croazia e Serbia, sono state di preoccupazione per i bambini che come lei hanno attraversato il «corridoio balcanico» al gelo e sotto la pioggia: «Indosso quattro paia di calze e ho freddo. Figuriamoci loro che camminano scalzi». Un senso di compassione che ha commosso i volontari del centro. Perché Bibihal Mirzaji, anche se non a piedi scalzi, ha percorso 5800 chilometri da Kunduz, nel Nord dell’Afghanistan, fino in Croazia alla bell’età di 105 anni.
I poliziotti di frontiera che hanno controllato i documenti non ci volevano credere. Ma il passaporto è risultato autentico e la data di nascita segna 1910. Bibihal ha attraversato un secolo per niente breve soprattutto nel suo Paese, dilaniato da quarant’anni di guerra civile. Ora più feroce che mai, con i taleban che hanno occupato per una settimana la sua città e seminato il terrore, prima di essere respinti dall’esercito regolare.
La battaglia ha lasciato sul campo anche decine di morti civili, compresi i 30 all’ospedale di Medici senza frontiere uccisi in un raid aereo sciagurato. Molte famiglie hanno deciso di lasciare il Paese. Nuovi profughi in marcia verso l’Europa, via Iran, Turchia e poi Grecia e Paesi balcanici al fianco di quelli siriani.
Bibihal è partita assieme a quindici familiari ed è arrivata ieri al campo di Opatovac.
Niente burqa
L’ultimo tratto lo ha fatto, per precauzione, portata su una barella, con la sua gonna a fiori e il suo bel fazzoletto verde in testa: un codice di abbigliamento che rispecchia l’islam moderato del Nord dell’Afghanistan e che non prevede il burqa imposto dai taleban in gran parte del Sud. Di essere costretta a indossare il velo integralista, a 105 anni poi, Bibihal non ne aveva nessuna voglia. L’ultracentenaria sarà sottoposta oggi a visite mediche ma dai primi controlli appare in buona salute. La sua età e vitalità sono un record soprattutto se rapportati alla durata media della vita in Afghanistan, di appena 60 anni. Una storia a lieto fine, sintomo di però un nuovo dramma, dopo quello dei rifugiati siriani, che bussa alle porte dell’Europa. Le vittime della guerra civile afghana, l’anno scorso, sono salite a 10mila. Un record. E il numero di sfollati sta crescendo altrettanto rapidamente.
Elezioni cruciali
La Croazia si ritrova in prima linea. Dall’inizio della crisi migratoria, ha comunicato ieri il ministero dell’Interno, Zagabria ha accolto, anche se quasi tutti in transito, 263.407 migranti. Solo ieri mattina ne sono arrivati 2013. Secondo il premier socialdemocratico Zoran Milanovic la crisi dovrebbe attenuarsi «fra una decina di giorni, dopo elezioni in Turchia» che dovrebbero «portare a un cambiamento».
Ma anche il governo Milanovic sta per affrontare le elezioni, l’8 novembre, e probabilmente le perderà. I sondaggi danno come favorita la Coalizione Patriottica guidata da Tomislav Karamarko, dai toni sempre più simili a quelli dell’ungherese Viktor Orban.