Corriere della Sera, 28 ottobre 2015
Pietro Grasso decide di tenere a debita distanza dai senatori i lobbisti
ROMA Al piano terreno di Palazzo Madama è di soli 30 passi la distanza che separa l’aula della commissione Difesa, nella quale la commissione Bilancio discute la legge di Stabilità, da quella della Sanità destinata ad essere il «confino» dei lobbisti che chiedono di essere chiamati «portatori di interessi particolari». Nelle lunghe notti della Finanziaria, l’atrio della Difesa è sempre affollato di cartellini rossi (il badge rilasciato ai lobbisti) e già con il governo di Mario Monti erano stati stabiliti argini in corso d’opera ma, stavolta, il presidente del Senato ha giocato d’anticipo: Pietro Grasso ha infatti annunciato in aula che per consentire lo svolgimento regolare dei lavori della V commissione «sono stati adibiti appositi spazi per ospitare i rappresentanti delle associazioni e dei gruppi di interesse». Trenta passi, dunque, separeranno i senatori dai lobbisti che però ancora non hanno testato la zona d’ombra della rete dei telefonini che insiste sull’aula della Sanità.
Ma c’è anche una novità che riguarda la documentazione delle riunioni della commissione Bilancio: per la prima volta a palazzo Madama il resoconto delle sedute sarà «sommario» e non più «stenografico». Per maggiore economicità, è la motivazione ufficiale.