La Gazzetta dello Sport , 27 ottobre 2015
Quando Lotito non pagò il bonus dovuto a Edy Reja per un cavillo nascosto nel contratto
Alla fine il buon Edy abbraccerà tutti. Perché la saggezza dell’esperienza lo porta a godersi tutto, senza rancori. Dall’alto dei 70 anni appena compiuti, incrociando domani sera la Lazio, in Edy Reja prevarranno i bei ricordi in 3 anni sommati nell’arco di 4 stagioni diverse fra febbraio 2010 e giugno 2014. Saluterà cordialmente anche Claudio Lotito che pure qualche scherzetto glielo ha riservato. Come quella clausola sul contratto che prevedeva, per la stagione 2011-2012, un premio extra per l’allenatore se la squadra fosse arrivata quarta, qualificandosi direttamente all’Europa League. Obiettivo realizzato, dunque Reja aspettava il pagamento: mai arrivato. Il perché glielo spiegò quel... diavolo di un Lotito. Il Napoli, vincendo la Coppa Italia, pur arrivando quinto ottenne l’accesso diretto all’Europa League, relegando la Lazio ai turni di qualificazione. E siccome la clausola parlava di accesso diretto... Edy ci sorrise su, tanto che poi quando il presidente della Lazio – che almeno per due volte in precedenza aveva rigettato le dimissioni del tecnico – lo ha richiamato per sostituire Petkovic, non si è tirato indietro chiudendo ancora una volta dignitosamente la stagione. Ora all’Atalanta, Edy sta vivendo una nuova primavera e non dimentica che quando Lotito lo volle alla Lazio nel febbraio 2010, era finito ad allenare l’Hajduk Spalato perché in Italia sembrava che nessuno volesse più prenderlo in considerazione.