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 2015  ottobre 27 Martedì calendario

Lo yuan sta per finire nel paniere di valute dell’Fmi. Dopo la svalutazione di agosto, il Fondo non vede ostacoli

Si avvicina l’inclusione dello yuan nel paniere delle valute del Fondo Monetario Internazionale. La decisione potrebbe essere presa già nel meeting di novembre del consiglio esecutivo dell’Fmi. Secondo quanto sta trapelando nelle ultime ore, gli esperti del Fondo non vedono ostacoli, in particolare politici, all’ammissione della valuta cinese tra i diritti speciali di prelievo. In tal senso va letto l’apprezzamento del Fmi per la decisione di svalutare lo yuan presa ad agosto dalla People’s bank of China. «Le prospettive di un’approvazione sono favorevoli», ha dichiarato all’agenzia Bloomberg Otaviano Canuto, direttore esecutivo dell’Fmi. Due settimane fa, nel corso del meeting annuale del Fondo, il vicegovernatore della banca centrale cinese, Yi Gang, si era augurato una decisione entro l’anno. L’inclusione definitiva potrebbe arrivare entro la fine del 2016, evitando comunque di dover attendere la prossima revisione del paniere di valute, in agenda tra cinque anni. Il traguardo rappresenta per Pechino una tappa decisiva nell’ambito del percorso di internazionalizzazione dello yuan come valuta di riserva e scambio concorrente al dollaro e sarebbe una sorta di riconoscimento politico delle riforme portate avanti dal governo di Pechino. L’ultimo passo avanti in tal senso è stato compiuto dalle autorità della Repubblica Popolare tramite la rimozione del tetto sui tassi sui depositi. «Si è trattato di un passo importante verso una completa liberalizzazione dei tassi di interesse», spiega Raymond Ma di Fidelity Worldwide Investment