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 2015  ottobre 27 Martedì calendario

Michele Serra e il suo nuovo libro all’insegna di com’era bello (quando non c’era Renzi, quando la gente votava Pci e soprattutto quando si aveva 40 anni in meno)

Michele Serra ha pubblicato un altro libro. Dopo quello sul figlio che preferisce poltrire a letto piuttosto che impegnarsi (e che ha avuto un grande successo, anche se non si sa perché), Serra ne ha scritto subito un altro per battere il ferro intanto che era caldo. Il titolo è: Ognuno potrebbe, Feltrinelli. È il filone del piangersi addosso, che un tempo era la specialità del solo Walter Veltroni ma che ora ha contagiato tutti. Sono libri all’insegna di com’era bello quando non c’era Renzi e soprattutto avevamo 40 anni in meno e tutti, ripiegati sui loro averi, ci davano ragione senza fiatare, qualsiasi fesseria dicessimo. Qui, Serra vorrebbe vivere «nella stagione in cui spostarsi, per la maggior parte degli italiani, voleva dire attrezzare un carro o sellare un cavallo gettando il tabarro attorno alle spalle per raggiungere locande anguste» dove giocare a morra, suppongo, con Pier Luigi Bersani. E dove non c’erano autostrade e Autogrill pieni di quella gentaccia che una volta, quando votava Pci, era bella, ma che adesso che non vota o vota M5s è impresentabile. Pussa via, sciò, sciò!