CorrierEconomia, 26 ottobre 2015
Sanità mobile. L’ultima frontiera degli smartphone sono le applicazioni che mettono il paziente a diretto contatto con medici specialisti, per consulti, ricette o visite a domicilio 24 ore su 24. Potenzialmente utili, ma da usare con molta cautela
Il consiglio del medico passa dal web. Sono sempre di più i siti che consentono di chiedere consulto a specialisti, scegliere cliniche e ospedali e prenotare visite. Come in tutti i settori, dal web ci si sposta al mobile. Secondo il «Green Paper on mobile health» della Comunità europea sono circa 100 mila le app di mHealth (sanità mobile) disponibili oggi sugli store. Entro il 2017 si prevede che verranno utilizzate da oltre un miliardo e mezzo di persone, per un valore di mercato generato di 17,6 miliardi di euro.
Ne segue un risparmio sia per il cittadino sia per i sistemi sanitari nazionali: «La sanità mobile – ha detto l’ex commissario Ue per l’agenda digitale Neelie Kroes – permetterà di ridurre il numero di visite, coinvolgere i cittadini nella gestione della propria salute e promuovere la prevenzione». Internet va usato con le dovute cautele, naturalmente, perché nulla può sostituire il rapporto diretto col medico di fiducia.
Il grande gruppo
Non è un caso se i due principali siti del settore in Italia, MedicoFacile e Dottori.it, si siano uniti a inizio ottobre (con l’acquisizione di MedicoFacile da parte di Dottori.it). Dichiarano in tutto più di un milione e mezzo di visitatori unici e oltre 250 mila utenti registrati. Insieme, puntano al mobile.
«AgendaDottori è la nuova app, lanciata in luglio – dice l’amministratore delegato del gruppo, Paolo Bernini —. Permette ai medici di gestire richieste di appuntamento 24 ore su 24, – consultare gli impegni e gli appuntamenti, modificandoli o annullandoli via smartphone». I due portali comprendono il più grande gruppo di medici in Italia: 80 mila i professionisti presenti, dei quali 10 mila gestiscono la propria scheda professionale sul sito e 5 mila anche le prenotazioni.
«Le due società partivano da modelli di sviluppo diversi – dice Bernini —. Unite, assicurano la completezza delle informazioni. MedicoFacile porta in dote il crowdsourcing : i medici vengono selezionati e giudicati da recensioni e commenti dei pazienti. Una sorta di Tripadvisor della sanità. Dottori.it, invece, cataloga i medici con dati verificati, dal curriculum alle pubblicazioni scientifiche».
La farmacia
Offre qualcosa di simile, ma con i farmaci, Pharmawizard. L’app mette a disposizione informazioni ufficiali della Banca dati del farmaco e dagli Open data del ministero della Salute, ordinate e facilmente consultabili. «Cercando il nome del farmaco si può sapere se si tratta di un prodotto di marca, equivalente o della stessa classe terapeutica, se serve la prescrizione o se rientra nella categoria di automedicazione – commenta la fondatrice, Luana Longo —. Digitando un sintomo, si ottengono indicazioni sui medicinali da banco per disturbi di lieve entità e su dove si trova la farmacia aperta più vicina». Pharmawizard seleziona le indicazioni terapeutiche, le controindicazioni, le interazioni e consente di confrontare i farmaci. Inoltre permette al consumatore di risparmiare, mostrando il prezzo di un farmaco di marca e quello del suo equivalente. E se app come Scegliere Salute consentono di cercare e trovare i migliori ospedali, medici, specialisti, e centri sanitari, l’innovazione passa anche dagli stessi centri medici.
Il settore mHealth facilita i pazienti, ma anche gli stessi medici che possono rendere più veloce e diretto il rapporto con i primi grazie a soluzioni come MyDott. È un’applicazione di Consulcesi Club Italia che permette a ogni assistito di avere un dialogo diretto con il proprio dottore da smartphone o tablet. Si possono chiedere ricette, certificati o impegnative senza passare in ambulatorio. I medici possono anche decidere di offrire visite a domicilio, soprattutto ai turisti stranieri. MedinAction è l’Uber dei dottori. All’utente basta scaricare l’applicazione per chiamare un medico che arriva subito a casa.
La rete milanese
È nato poi a Milano Medici in Famiglia, una rete solidale di dottori che si alternano in un poliambulatorio con sette studi e offrono visite a prezzi calmierati. Per servire anche chi non riesce a usufruire neppure delle tariffe accessibili, hanno introdotto l’idea della visita sospesa: come avviene per il «caffè sospeso» nei bar, la formula prevede che chi ha la possibilità e desidera contribuire offra una visita a qualcun altro pagando, per esempio, il doppio della tariffa dovuta. Il sistema consente di raccogliere visite già pagate, che vengono poi girate ad associazioni o parrocchie che possono decidere di utilizzarle per far visitare i soggetti bisognosi.
Un primo consulto medico può essere richiesto anche con domande personali e private indirizzate ai medici dell’ app Consiglio dal medico. I singoli consigli costano 3,59 euro mentre una chat aperta 48 ore con uno specialista costa 5,49 euro.