Libero, 25 ottobre 2015
L’Atac deve 50 milioni a Trenitalia e l’accordo Metrebus salta. Così dal 1° gennaio chi vuole viaggiare sui treni regionali metropolitani del Lazio dovrà pagare una tariffa a parte
Ovviamente a farne le spese saranno i pendolari e gli utenti. Quelli che tutti i giorni sono costretti a snervanti prove di resistenza, e sopportazione, per raggiungere il posto di lavoro. Perché a pagare davvero non è mai chi ha le responsabilità politiche. Mai. E così Trenitalia ha deciso di «sfilarsi» dal biglietto Metrebus. Il che significa che dal 1 gennaio chi vuole viaggiare sui treni regionali metropolitani del Lazio dovrà pagare una tariffa a parte. Per i romani, con l’arrivo del nuovo anno, non ci saranno soltanto metropolitane che si bloccano sistematicamente e bus che si guastano lungo il percorso, quando va bene, ma anche un inevitabile rincaro dei costi del trasporto pubblico che peserà sulle finanze dei cittadini dell’Urbe in modo non certo indifferente, a fronte di un servizio sempre più scadente. Ad annunciare la disdetta è lo stesso amministratore delegato, Vincenzo Soprano, con una lettera inviata all’omologo di Atac, Danilo Broggi, a quello di Cotral, Arrigo Giana, e agli assessori alla Mobilità della Regione Michele Civita e del Comune Stefano Esposito. «Nonostante il giudizio positivo del progetto», scrive Soprano, «dobbiamo purtroppo rilevare come la gestione dello stesso abbia presentato criticità per noi insostenibili che ci impongono di dover comunicare la disdetta della convenzione Metrebus». Fatta la premessa, che è già una sentenza, segue un lungo elenco delle ragioni che hanno portato alla scelta. Prima, fra tutte, il fatto che Atac ha 49,5 milioni di euro di debito nei confronti di Trenitalia, che ha intrapreso la via giudiziaria per recuperarli. Non solo. Atac ha voluto tenere solo per sé la vendita degli abbonamenti, ora solo con ricarica su smart card, e sempre lei ha voluto in esclusiva la dotazione e l’utilizzo del sistema di bigliettazione elettronica, «con evidenti criticità gestionali cui va aggiunta l’impossibilità per Trenitalia di emettere e verificare i titoli elettronici a bordo treno, per il ripetuto rifiuto di Atac di condividere le chiavi del sistema». Rifiuto che ha impedito l’emissione da parte di Trenitalia del «Giubileo pass», una smart card prepagata per il pellegrini dell’Anno Santo. Altro bel colpo all’immagine della Capitale.