Corriere della Sera, 24 ottobre 2015
Exor (Agnelli) scavalca Eni e diventa il primo gruppo industriale italiano
Exor conquista il primato industriale superando l’Eni (che per 11 anni ha conservato la supremazia dei big italiani); Poste, che martedì debutta in Borsa, è il quinto gruppo se si calcolano anche i ricavi assicurativi e finanziari; Cdp entra nella classifica delle banche ed è terza per attivi. Sono queste le principali novità e indicazioni del rapporto «Le principali società italiane» realizzato dall’Ufficio studi Mediobanca e giunto quest’anno alla cinquantesima edizione: nel 1966 l’analisi comprendeva 231 bilanci, nel 2015 il «campione» (riferito ai bilanci 2014) è salito a 3.553.
Exor, che fa capo alla famiglia Agnelli e controlla Fca, è dunque il primo gruppo industriale italiano. Chiude il 2014 con ricavi a 122,2 miliardi (di cui 62,5 in capo a Chrysler), in crescita del 7,8% e supera di 12,4 miliardi il gruppo petrolifero. Le vendite domestiche contano per il 7,5% del giro d’affari di Exor ma segnano un incremento dell’1,7% sul 2013, mentre i ricavi esteri salgono dell’8%.
In seconda posizione Eni che, in presenza di quotazioni del greggio in dollari in contrazione vede diminuire il fatturato del 4,2% a 109,8 miliardi. In terza posizione Enel con ricavi per 74,3 miliardi, in contrazione del 2,6%. Dopo Gse (gruppo pubblico che si occupa della compravendita di energia) quarto con vendite per 32,1 miliardi, c’è Telecom Italia a 21,1. In realtà il quinto posto potrebbe essere assegnato al gruppo Poste Italiane, undicesimo con un fatturato pari a 9 miliardi in flessione del 3,9%: tuttavia, sommando i premi assicurativi per 15,5 miliardi ai ricavi postali e finanziari emergere un «polo» da 24,5 miliardi. Poste Vita è la quarta compagnia dopo Generali, Unipol e Intesa Sanpaolo Vita, mentre le attività del BancoPosta ne farebbero la nona banca italiana per provvista da clientela, pari 42,6 miliardi. I soli ricavi postali, pari a circa 4 miliardi, collocherebbero invece Poste in 32esima posizione.
Se si passa agli utili Eni si conferma campione con 6,4 miliardi nel biennio 2013-2014, seguito da Enel con 3,7. Il primo privato è Exor, terzo con 2,4.
Per quanto riguarda gli occupati numero uno è sempre Exor con oltre 318 mila dipendenti: bisogna tornare agli anni ‘70 per ritrovare questi numeri, anche se allora l’85% lavorava in Italia, mentre oggi è il 25%. Poste, secondo con 144.600 unità, è il maggior «datore di lavoro» domestico, seguita da Exor con 80 mila, terza Fs con 69 mila.
Passando alle banche, Unicredit è prima per attivo tangibile (838,6 miliardi) davanti a Intesa Sanpaolo (639 miliardi). Debutta Cdp, in terza posizione (350), seguita da Mps (183), Banco Popolare (121) e Ubi (120). Il rapporto indica poi che tra il 2005 e il 2014 la crescita dei crediti è stata pari al 14,3%: in nove anni sono affluiti all’economia 218 miliardi netti. Con una flessione però nel 2014 del 4%. Boom dei crediti dubbi: nei nove anni sono cresciuti del 222,5%, passando sul totale degli impieghi dal 3,9% all’11%.