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 2015  ottobre 24 Sabato calendario

Descrizione di una piccola, antica sartoria di Napoli: quella dei fratelli Cilento

C’è un’antica sartoria a Napoli, da oltre duecento anni nelle sapienti mani di una stessa famiglia, che racconta un pezzo di storia d’Italia, documentato in archivi storici come quello del Banco di Napoli. L’esordio nella prima metà dell’Ottocento quando i fratelli Cilento costruiscono, con gli industriali tessili svizzeri Vonwiller e Zublin due filande a Salerno, nel Regno delle Due Sicilie, fino alle prime produzioni di camicie e altri accessori per uomo tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo. Ancora oggi, la maison guidata da Ugo Cilento, ottava generazione della storica famiglia imprenditoriale, che dalla sede di via Medina (dal 1820 nel Palazzo D’Aquino di Caramanico) si è appena trasferita alla Riviera di Chiaia, propone esclusivamente il capo su misura: abiti, cravatte e camicie confezionati a mano con tessuti, sete e pellami di altissima qualità, a cui si affiancano anche alcune collezioni donna.
«Questo “trasloco epocale” ha comportato grandi responsabilità – spiega Cilento – ma con il nuovo atelier sono riuscito a ricreare quell’allure di eleganza che ci ha sempre distinto. La nostra sartoria è anche un salotto e un piccolo museo dove arredi preziosi e antichi diventano contenitori per gli accessori». Fantasia sconfinata nell’offerta di cravatte, soprattutto quelle dal gusto partenopeo ispirate alla pasta e al vino. Ma c’è anche un filone scaramantico: dai piccoli corni rossi a tutti i simboli «anti-malocchio».