Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2015  ottobre 22 Giovedì calendario

Intanto General Motors chiude con un utile netto stabile a 1,36 miliardi di dollari grazie al Nordamerica

General Motors ha chiuso il terzo trimestre con profitti stabili ma al di sopra delle attese degli analisti grazie in particolare alle performance operative della divisione nordamericana. La casa automobilistica di Detroit ha registrato un utile netto stabile a 1,36 miliardi di dollari con un eps in miglioramento da 81 a 84 cent.
Sul conto economico hanno pesato però diverse componenti atipiche per un valore totale di 1,5 miliardi di dollari (66 centesimi di dollaro), di cui 900 milioni per l’accordo di patteggiamento raggiunto con le autorità Usa per la questione del richiamo di vetture con il blocchetto di accensione difettoso e ulteriori 600 milioni per chiudere alcune cause civili correlate. Al netto di tali componenti l’utile per azione è salito del 55% a 1,50 dollari per azione, di molto al di sopra degli 1,18 dollari attesi dal consensus.
I ricavi trimestrali sono invece scesi da 39,3 miliardi a 38,8 miliardi per effetto però dell’impatto negativo delle fluttuazioni valutarie, senza le quali sarebbero stati superiori di 2,3 miliardi rispetto al fatturato del corrispondente periodo dell’anno scorso. A sostenere le performance è stata soprattutto la divisione Nordamerica, che ha registrato nel periodo un utile operativo record di 3,3 miliardi (2,5 miliardi un anno fa) con un margine dell’11,8% (9,5%) su ricavi per 27,8 miliardi. In miglioramento anche GM Europe con una perdita operativa scesa da 400 a 200 milioni di dollari. Stabile a 300 milioni l’utile operativo di GM International Operations con un contributo dalle joint venture cinesi di 500 milioni e di GM Financial di 200 milioni. GM Sudamerica è invece passata dal break-even dell’anno scorso a una perdita di 200 milioni. Il rendiconto finanziario delle attività automotive mostra infine una generazione di flussi di cassa operativi per 2,6 miliardi e una liquidità per 34 miliardi. Da inizio anno e fino al 19 ottobre GM ha acquistato azioni proprie per oltre 2,9 miliardi e pagato dividendi per più di 1,6 miliardi.
«Questi risultati riflettono il nostro lavoro per sfruttare i nostri punti di forza negli Stati Uniti e in Cina e per mitigare l’impatto delle difficoltà in altri mercati», ha affermato l’ad Mary Barra. «GM è oggi una società molto diversa rispetto a soli cinque anni fa. Stiamo costruendo una solida base, spingendo la crescita degli utili nel nostro core business e attuando un piano per guidare il futuro della mobilità, il tutto con l’obiettivo di creare valore per gli azionisti negli anni a venire». Il direttore finanziario Chuck Stevens ha spiegato che «il terzo trimestre è stato la prova della capacità del gruppo di guadagnare, mentre continuiamo a costruire il nostro track record di generazione di risultati e di rispetto dei nostri impegni finanziari. Ci aspettiamo che gli utili accelerino nei prossimi anni, con una crescita a doppia cifra dell’eps»