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 2015  ottobre 21 Mercoledì calendario

La corsa al riarmo di Putin e i giovani russi che si mettono in fila per arruolarsi

Da quando Vladimir Putin ha dato il via libera all’intervento russo in Siria le emittenti televisive della Federazione non fanno che mandare in onda servizi con l’Aeronautica in azione, aggiornamenti sui risultati ottenuti contro l’Isis e nei talk show si parla spesso di strategie militari.
 
Ma i media russi sono soliti riservare molto spazio alle azioni dell’esercito e nell’ultimo anno le occasioni per celebrare la potenza delle Forze armate sono state numerose: la parata per il «giorno della vittoria» (9 maggio) è stata l’occasione per schierare sulla piazza Rossa soldati e mezzi (tra cui il nuovo carrarmato T14 Armata), durante l’estate si è tenuto Army 2015, il forum internazionale dedicato alle tecnologie militari promosso dal ministero della difesa; mentre a settembre si è tenuta una colossale esercitazione, Tsentr 2015, con 95 mila uomini impegnati e più di 7 mila tra mezzi e attrezzature militari.
 
La popolazione russa è quindi bombardata di informazioni sulle attività delle Forze armate guidate dal generale Sergei Shoigu, ministro della difesa della Federazione russa. E sarà anche per questo che i russi hanno un’alta considerazione del proprio esercito che, per un terzo dei cittadini, è il più potente del mondo. Almeno questo è ciò che rileva il centro di ricerca sull’opinione pubblica Vtsiom. Il sondaggio mette in evidenza come nel 1990, quando l’Unione Sovietica era considerata una superpotenza globale, la pensasse così solo il 5% della popolazione. Attualmente il 49% dei russi considera le Forze armate della Federazione tra le più potenti del mondo, mentre 25 anni fa solo il 21% le valutava tali.
 
A influenzare l’opinione pubblica avrà sicuramente contribuito la corsa al riarmo avviata da Putin. Nel 2014 e nel 2013 la Russia ha destinato alla difesa il 4,5% e il 4,2% del proprio pil, superando gli Stati Uniti che si sono fermati al 3,8 e al 3,5% del pil. Un trend che è destinato a continuare. Quest’anno, secondo quanto annunciato dal comitato di difesa della Duma, il budget militare sarà superiore al 4% del pil ed è stimato in circa 70 miliardi di euro; mentre per il 2016 si parla di 67 miliardi (3,7% del pil). Ieri, per esempio, la fregata «Ammiraglio Gorshklov» ha lasciato il cantiere del Mar Baltico per aggregarsi alla flotta della base navale di Severodvinsk ed eseguire alcuni test nel Mar Bianco. La fregata è costruita con materiali compositi e fibre di carbonio, che la rendono più difficilmente rintracciabile dai radar.
 
E tutta l’enfasi che viene data alle Forze armate si traduce in un rinnovato entusiasmo verso il servizio di leva. «Non posso non notare la crescita del prestigio e della popolarità del servizio militare», ha detto ieri Mikhail Mizintsev, a capo del Centro nazionale di controllo della difesa. «Negli ultimi tre anni siamo passati da una carenza di cadetti nelle scuole militari ad avere dai tre ai dieci candidati per ogni posto disponibile».