Il Sole 24 Ore, 17 ottobre 2015
Il caso dei conti della Lazio. Lotito ha «anticipato» i 22,33 milioni di diritti televisivi non ancora incassati nel bilancio 2015 e in modo da chiudere il bilancio in attivo
Claudio Lotito è nel mirino della Consob per il bilancio della Ss Lazio al 30 giugno 2015. Tutto nasce dal fatto che il patron della Lazio, consigliere Figc e tra i grandi elettori sia del presidente federale Carlo Tavecchio sia di quello della Lega di A Maurizio Beretta, ha incluso nei ricavi della scorsa stagione 22,33 milioni di euro di «diritti televisivi da partecipazione a competizioni Uefa».
Ma questi soldi non sono stati incassati, perché la Lazio non ha partecipato alle Coppe europee. Un certo importo di diritti tv da competizioni Uefa maturerà nella stagione in corso, pertanto è di competenza del bilancio successivo a quello chiuso al 30 giugno. Lotito però ha «anticipato» i 22,33 milioni nel bilancio 2015 e in questo modo la Lazio ha potuto chiudere il bilancio in attivo: l’utile consolidato prima delle tasse è di 8,3 milioni (520mila euro in meno del 2014), l’utile netto consolidato è di 5,8 milioni.
La relazione al bilancio non spiega perché siano stati anticipati i diritti tv Uefa. Il fatto è inusuale, ma non ne fa cenno neppure la relazione di certificazione della PricewaterhouseCoopers, firmata da Corrado Testori. Il revisore di Pwc segnala solo il contenzioso con l’Agenzia delle entrate perché il club «ritiene di non dover assoggettare a tassazione ai fini Irap le plusvalenze generate dalla cessione» dei calciatori.
Gli interrogativi non riguardano solo l’«anticipo» fatto da Lotito, ma anche l’importo dei diritti tv Uefa messo in bilancio. Con il terzo posto nell’ultimo campionato, la Lazio ha ottenuto il diritto a disputare i preliminari per l’accesso alla Champions League, ma a fine agosto è stata eliminata dal Bayer Leverkusen. La Lazio partecipa alla Europa League, meno ricca della Champions. Due anni fa in Europa League la Lazio fu eliminata nei sedicesimi dal Ludogorets e incassò diritti tv Uefa per 4,03 milioni (dice il bilancio 2014). Eppure il 21 settembre il consiglio di gestione della Lazio ha approvato il progetto di bilancio con l’anticipo dei diritti per 22,3 milioni e il 7 ottobre il consiglio di sorveglianza ha confermato lo stesso bilancio.
Dalla Consob non ci sono dichiarazioni ufficiali. Ma, secondo fonti finanziarie, l’attenzione degli uffici è diretta ad accertare se i ricavi del bilancio 2015 siano gonfiati e dunque il risultato finale della società, che è quotata in Borsa, falsato.
Nel bilancio sono indicati i costi sostenuti dalla Lazio per pagare «servizi» a società personali di Lotito: in totale 5,1 milioni nell’esercizio, di cui 1,05 milioni alla Omnia Service per la mensa e 1,45 milioni alla Us Salernitana (che era in Lega Pro) per comprare spazi pubblicitari nello stadio Arechi. Lotito possiede metà della Salernitana, l’altra metà è del cognato Marco Mezzaroma.
Cosa succederà adesso? Il bilancio deve essere approvato dall’assemblea degli azionisti, convocata per il 28 ottobre o, in seconda, il 19 novembre. La Consob segue la partita. Un’ipotesi probabile è che il bilancio della Lazio venga modificato da Lotito prima dell’assemblea, con una rettifica. Se non venisse modificato, dopo l’approvazione in assemblea la Consob potrebbe impugnarlo in tribunale.