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 2015  ottobre 19 Lunedì calendario

Ant Italia Onlus, il più grande ospedale a domicilio d’Italia: 400 professionisti e 2.000 volontari forniscono ogni giorno assistenza domiciliare gratuita a oltre 106 mila malati di tumore, pari al 20% del totale. Bilanci in positivo grazie alla raccolta fondi e al contributo del 5 per mille

Nata nel 1978 per iniziativa dell’oncologo Franco Pannuti, la Fondazione Ant Italia Onlus è il più grande ospedale gratuito a domicilio in Italia. Da sola cura il 20% degli assistiti a domicilio dal Servizio sanitario nazionale in Italia, fornendo assistenza specialistica gratuita ai malati di tumore e permettendo loro di curarsi a casa.
La sua missione si ispira all’Eubiosia (“la buona vita” in greco antico), perché la dignità della vita va preservata anche durante la malattia e fino all’ultimo istante di vita. Sono oltre 106mila (di cui 10.400 nel solo 2014) le persone assistite complessivamente in nove diverse regioni italiane da 20 équipe di operatori sanitari che garantiscono cure di tipo ospedaliero e socio-assistenziale. Da più di dieci anni, inoltre, la Fondazione ha anche avviato attività di prevenzione oncologica, con visite gratuite per 104mila persone in tutta Italia.
Tra medici, infermieri, psicologi, nutrizionisti, assistenti sociali, fisioterapisti, farmacisti e operatori sono circa 400 i professionisti che lavorano per la Fondazione Ant Italia Onlus, che assicura assistenza 365 giorni l’anno, 24 ore su 24, festività incluse. La Fondazione conta inoltre sull’operato di oltre 2mila volontari, che consentono alle 120 delegazioni presenti in Italia di organizzare l’attività di raccolta fondi e la logistica.
Dal punto di vista economico il 2014 si è chiuso in positivo, grazie alla raccolta fondi e al contributo del 5 per mille. Nel corso dell’anno sono stati raccolti 21,52 milioni di euro, il 6,3% in meno rispetto al 2013. Il 79% di questa cifra è stato utilizzato per le attività di assistenza (con una spesa complessiva di 11,64 milioni di euro), prevenzione, formazione e gestione delle sedi. Solo il 16% dei fondi arriva da convenzioni con Asl e Comuni, il resto è frutto di donazioni di privati cittadini e aziende (27%) e iniziative di fundraising (28%). Un 12% di quanto raccolto deriva dal 5 per mille, mentre un ulteriore 10% da lasciti e donazioni testamentarie (dato in crescita del 35% rispetto all’anno precedente).
L’assistenza offerta da Ant sul territorio nazionale ha anche un grande impatto sociale per quanto riguarda costi e quantità di assistiti. «La presa in carico di un assistito per una media di cento giorni si attesta attorno ai 2.100 euro complessivi, mentre una sola giornata di ricovero in ospedale costa non meno di 400 euro: da un nostro studio si evince che il 70% dei nostri assistiti non subisce ricoveri negli ultimi trenta giorni di assistenza», commenta Raffaella Pannuti, presidente di Fondazione Ant.
«L’altro indicatore – prosegue – si riferisce invece alla quantità di assistiti in Italia: dall’ultimo rapporto presentato al Parlamento sulla legge 38 emerge, infatti, che la Fondazione, da sola, si occupa di circa il 20% dei sofferenti di tumore assistiti in Italia a domicilio dal Servizio sanitario nazionale, rappresentando in questo senso una risorsa strategica per il sistema sanitario nel suo complesso».