19 ottobre 2015
Per Bersani cancellare la prima tassa sulla casa «è incostituzionale» • Cei contro il governo sulle unioni civili • Un muro a Gerusalemme per separare ebrei e arabi • La paura dell’immigrazione fa volare la destra in Svizzera • Dodici milioni di disoccupati in Europa • Trovato il cadavere dell’operaio di Bozzoli
Prima casa Sulla legge di Stabilità Bersani accusa ancora Renzi. L’ex segretario parla di «incostituzionalità» della scelta di cancellare per tutti la tassa sulla prima casa: «Le scelte sul fisco sono contro la Costituzione. Dire che a parità di welfare abbassare le tasse è buono e giusto, è come dire “viva la mamma”. Ma cosa vogliamo fare dell’articolo 53 della Costituzione che parla di progressività? ». Contrattacca la ministra Maria Elena Boschi: «Non è la prima volta che Bersani fa polemica ». E i renziani ironizzano: «Ormai è una barzelletta, e siamo al congresso permanente».
Unioni civili In un’intervista il segretario della Cei monsignor Nunzio Galantino ha lanciato al governo un severo monito sulle unioni civili: «Chiedo che la politica non sia strabica. Spero che il parlamentare non abbia bisogno del giogo del prete e che si riesca ad avere con chiarezza un’attenzione alla famiglia, fatta di padre, madre e figli e che il governo stesso sia attento anche ad altre realtà che hanno bisogno di essere accompagnate». [Sull’argomento leggi anche il Fatto del giorno]
Gerusalemme Nel giorno in cui l’Intifada dei coltelli passa ai proiettili e Isis incita a «decapitare gli ebrei», Israele inizia a costruire una barriera di cemento a Gerusalemme Est. I camion della polizia posizionano i primi blocchi di cemento poco dopo le 17. Il luogo è il confine fra il quartiere arabo di Jabel Mubaker e quello ebraico Amon HaNaziv. Nelle ultime settimane si è dimostrato il punto più vulnerabile del sistema di sicurezza: da qui sono passati almeno quattro terroristi che hanno causato due morti e 16 feriti. Sono lastre di cemento biancastre, alte quasi tre metri, con la scritta «Barriera temporanea». Micky Rosenfeld, portavoce della polizia, parla di «provvedimenti necessari per proteggere i cittadini» ed Emmanuel Nachshon, portavoce del ministero degli Esteri, li definisce «temporanei in aree limitate» per sottolineare che non si tratta di una marcia indietro rispetto al principio di Gerusalemme «città unica e indivisibile». Resta il fatto che nasce, per la prima volta dal 1967, una linea divisoria dentro la città. L’operazione-barriera è iniziata da neanche 120 minuti quando due palestinesi attaccano la stazione degli autobus di Beer Sheva, nel Sud. Entrambi hanno coltelli, uno di loro strappa l’arma a un soldato e fa fuoco sulla folla. Il bilancio è di un morto e 7 feriti, di cui tre in gravi condizioni. Si spara anche a Qalandya, poco fuori Ramallah.
Svizzera La Svizzera chiamata al voto per eleggere il nuovo Parlamento, come da previsioni, ha sterzato nettamente a destra. L’Udc-Svp (Unione democratica di centro-Partito popolare Svizzero), il partito della destra più conservatrice e antieuropeista di Christoph Blocher, ha superato il 28 per cento dei voti e incassa 65 seggi, 12 in più rispetto al 2011. I Liberali radicali del Plr, sono riusciti a superare il 16% e portano a casa 32 seggi (+4). I socialisti hanno tenuto, ma gli altri partiti del centrosinistra perdono molto terreno lasciano sul terreno sei seggi. Tutta la campagna elettorale si era focalizzata sull’immigrazione e il diritto d’asilo e, in un Paese dove un quarto degli otto milioni di abitanti è straniero, la destra populista ha avuto gioco facile a puntare sulle paure e sulle debolezze dell’Europa.
Disoccupati Un esercito di 12 milioni di disoccupati da più di un anno si aggira nell’Europa. Il loro numero è raddoppiato negli anni della crisi, tra il 2007 ed il 2014, e rappresenta la metà del totale della disoccupazione. In Italia i disoccupati da oltre 12 mesi sono quasi due milioni (1.966.000), sono cresciuti di oltre un milione negli anni della crisi e rappresentano quasi due disoccupati su tre. I disoccupati di lunga durata in Europa rappresentano attualmente il 5% della popolazione attiva e la metà dei disoccupati. L’Italia è messa peggio: rispettivamente il 7,8% della popolazione attiva e il 61,4% del totale disoccupati. Le quote variano tra i diversi paesi: si va dall’1,5% e dal 27,2% dell’Austria al 19,5% e al 73,5% della Grecia (w.p., Sta).
Bozzoli Giuseppe Ghirardini, 50 anni, operaio addetto ai forni della Bozzoli srl di Marcheno (Brescia) il cui titolare è scomparso da giorni, è stato trovato morto ieri sulla strada che porta a Case di Viso, un pugno di abitazioni di pietra sopra Ponte di Legno. Sul corpo, per i carabinieri, non ci sarebbero segni evidenti di ferite da arma da fuoco o da taglio. Quali siano le cause della morte lo potrà stabilire con certezza soltanto l’autopsia. Gli investigatori sono certi che la morte sia legata alla scomparsa del proprietario dell’azienda. L’avvocato che difende la famiglia Bozzoli, Patrizia Scalvi, è convinta «che tutto nasca dalla fonderia e che qualcuno ha certamente visto o sentito o fatto qualcosa». Aveva, dunque, qualcosa da nascondere Ghirardini? Cosa poteva aver visto, sentito o fatto? «Con Bozzoli c’era un buon rapporto, Mario non aveva mai alzato la voce con lui, lo considerava solo un po’ pasticcione», dice il legale. «Se qualcuno pensa che abbia fatto sparire Bozzoli gettandolo nel forno si sbaglia, lui era una brava persona e un gran lavoratore», aggiunge il cugino. «Beppe viveva di fonderia, caccia e di qualche telefonata al suo bambino che è da tempo in Brasile con l’ex», dice un altro parente. Un uomo semplice, solitario, cattolico praticante, talvolta depresso e sfortunato: ha perso per incidente il padre Tino, per malattia una sorella, per suicidio una nipote. La mattina in cui è andato a Ponte di Legno, prima di partire ha rilanciato due post su Facebook: «Guardati bene le spalle sempre... Pugnalate arrivano da chi meno te lo aspetti». «Madonnina proteggici aiutaci nelle difficoltà». Poi si è messo al volante e non è più tornato.
(a cura di Roberta Mercuri)