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 2015  ottobre 19 Lunedì calendario

Leftovers, ovvero se sparisce il 2 per cento della popolazione mondiale

Un’improvvisa quanto misteriosa sparizione causa la dipartita del 2 per cento della popolazione mondiale: chi rimane deve fare i conti con il lutto, ma anche con il senso di smarrimento dovuto all’apparente insensatezza dell’evento. Un castigo dall’alto? Il segno dell’indifferenza dell’universo nei confronti degli uomini? È questo il punto di partenza di «The Leftovers», la serie ideata da Damon Lindelof, uno dei principali autori di «Lost», che ha adattato per la televisione l’omonimo romanzo di Tom Perrotta.
Su Sky Atlantic è da poco iniziata, in contemporanea con la trasmissione negli Usa, la seconda stagione della serie, che sta rivelando non poche sorprese (lunedì, 23.15). La prima stagione aveva mostrato esiti narrativi incerti, molti aspetti interessanti ma incapaci di convincere del tutto.
I nuovi episodi sembrano aver cambiato passo: i protagonisti Kevin (Justin Theroux, nei panni di un ex poliziotto molto traumatizzato), la figlia Jill e la fidanzata Nora si trasferiscono a Jarden, una piccola comunità rimasta intoccata dalla grande sparizione di massa e per questo ribattezzata «Miracle». Cercano una sicurezza esistenziale, una speranza per ricominciare e trovano una comunità che non è esente da stranezze e problemi.
Forse anche per smarcarsi dalla «sindrome di Lost», Lindelof ha già preannunciato che molti dei misteri che la serie suggerisce non saranno svelati e resteranno sullo sfondo, perché il vero cuore del racconto è un altro, è un’emozionante riflessione su come si vive in un mondo spezzato, su come si dimentica un trauma collettivo, sopravvivendo al senso di colpa di essere rimasti in vita (temi già affrontati in maniera drammatica da Primo Levi).
Quello che conta in «The Leftovers» non è tanto l’intreccio, o persino la coerenza delle trame: i momenti migliori vanno ricercati nella capacità di scavare nell’intimità dei personaggi, di metterli alla prova delle emozioni e coglierne le reazioni.