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 2015  ottobre 19 Lunedì calendario

«Dopo aver ammesso di essere gay, rischio che Hollywood non mi faccia lavorare più» dice Ellen Page. «Spero che il mio film “Freeheld” aiuti le unioni civili in Italia»

ROMA Ellen Page fa fermare l’auto della produzione del film. Ha letto la parola «gay» sul manifesto contro le adozioni dei figli alle coppie di omosessuali. «Non ci potevo credere — dice con la grinta che le incornicia la baby face —. Spero che il mio film serva a aprire in Italia il dibattito sulle unioni civili». Lei, uno dei pochi nomi internazionali alla Festa del Cinema, è coproduttrice e protagonista, con Julianne Moore, di Freeheld di Peter Sollett. È la storia vera della battaglia che negli anni 80 la detective del New Jersey, Laurel Hester, malata di cancro ha dovuto fare per estendere la propria pensione, dopo la sua morte, alla sua compagna, Stacie Andree. «Sono venute allo scoperto quando era difficile farlo. Loro mi hanno dato coraggio per il coming out sull’omosessualità, non volevo più nascondermi, anche se a Hollywood si rischia di non avere lavoro. Ora vivo più liberamente. Sono romantica, in futuro, se lo vorrò, potrò sposarmi con una donna». Il 26 giugno la Corte Suprema degli Stati Uniti ha assunto una decisione storica garantendo alle coppie omosessuali il diritto di matrimonio. La storia di Laurel e Stacie è avvenuta in una cittadina di provincia che ha cambiato per tutti il concetto di uguaglianza e parità di diritti. Laurel nei suoi 23 anni di servizio era stata picchiata, le avevano sparato. Se l’era sempre cavata. Fino a quando ha trovato un avversario che non poteva sconfiggere, il tumore. Fa impressione Julianne Moore completamente calva. Ha lavorato dalla parte della giustizia: a lei volevano negarla. «C’è ancora molto da fare — dice Ellen Page, 28 anni, che a Roma nel 2007 vinse con Juno —, in 31 Stati americani rischi il licenziamento se fai parte della comunità gay. La speranza è che questo film scuota le coscienze». Uguaglianza, diritti... In fondo, stiamo parlando di felicità, e di amare come si vuole.
(Sulle unioni civili in Italia leggi qui Il Fatto del Giorno di oggi)