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 2015  ottobre 18 Domenica calendario

Torneremo sulla Luna con i russi e stavolta per costruirci una casa

Sulla Luna torneremo, e questa volta per metter su casa. Roscosmos, l’agenzia spaziale russa, ha rilanciato un suo progetto per costruire una base vicino al Polo Sud lunare. Secondo un’anticipazione della Bbc, per farlo chiederà aiuto ai colleghi dell’Agenzia spaziale europea. La missione – battezzata “Luna 27” – avrà bisogno di almeno cinque anni di preparazione. Sul bacino Aitkin, meta scelta per l’allunaggio, arriveranno prima dei robot. Saranno loro a costruire il modulo gonfiabile per gli astronauti, usando una stampante 3D per realizzare il muro di sostegno esterno. Il ghiaccio di cui è ricca la zona fornirebbe l’acqua da bere, mentre per capire se esistono fonti di energia servirà un’analisi più accurata delle materie prime di quell’area. I punti interrogativi su questo particolare progetto sono tanti, ma una base sulla Luna sarà con tutta probabilità la prossima grande tappa dell’esplorazione spaziale. «È ovvio, puntiamo ad andare su Marte. Ma non siamo ancora pronti. Ci servono dei passaggi intermedi e costruire una base sulla Luna è la strategia ideale» conferma Roberto Battiston, presidente dell’Agenzia spaziale italiana. «Sul nostro satellite, a differenza di Marte, i robot possono essere telecomandati dalla Terra. Una permanenza prolungata sulla Luna ci permetterà di affrontare dei problemi per la salute umana che sono emersi sulla Stazione spaziale. Alcuni astronauti maschi, per esempio, soffrono di un indebolimento della vista e noi non capiamo il perché». A Russia ed Europa potrebbe unirsi la Cina. Pechino nel 2013 è stato il terzo paese dopo Usa e Urss a raggiungere il suolo del satellite con un veicolo a ruote. Ora avrebbe l’intenzione di far assaggiare la “magnifica desolazione” anche ai suoi astronauti. «La settimana scorsa ho partecipato a un incontro fra i vertici di quasi tutte le agenzie spaziali» racconta Battiston. «Una buona fetta del mondo era riunita per stilare l’agenda delle missioni future. Andare su Marte avrà infatti un costo proibitivo. Solo unendo gli sforzi sarà possibile raggiungere l’obiettivo».