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 2015  ottobre 18 Domenica calendario

Frattura nel governo sulle unioni civili • Un’altra strage di profughi nell’Egeo • Nuovi attacchi in Israele: uccisi quattro palestinesi • Accoltellata a Colonia la candidata sindaco che difende i migranti • Nel New Mexico diventa sindaco chi vince a carte • I guadagni milionari dei giovani You Tuber

 

Unioni civili È scontro tra tra il ministro Pd Maria Elena Boschi e il suo collega di Ncd Angelino Alfano sulle unioni civili. Boschi dal palco della Festa dell’Idv a Firenze dichiara che se Ncd non appoggerà il testo Cirinnà sulle unioni omosessuali «noi faremo alleanze con altre forze politiche per portarlo a casa». Mai un esponente così in vista del governo aveva radicalmente preso posizione e confermato che il Pd è pronto a ricorrere ai partiti d’opposizione. La fila è lunga, dal M5S a Sel e agli ex grillini, che da tempo chiedevano questo passo, dalla componente liberal di Forza Italia al gruppo di Denis Verdini. Allo stesso modo, fa sapere Alfano, si muoverà lui: «Anche noi siamo pronti a ogni alleanza in Parlamento e al ricorso al voto segreto». E la speranza del ministro dell’Interno è che, fuori dal centrodestra, riesca a convincere anche qualcuno dell’ala cattolica del Pd per «bloccare le adozioni gay» e «impedire il ricorso all’utero in affitto che vogliamo diventi reato anche se effettuato all’estero».

Profughi L’autunno non ha fermato l’esodo dei profughi verso le frontiere europee. Altre 16 persone sono annegate ieri in due diversi naufragi tra le coste turche di Ayvalik e l’isola greca di Kalymnos, tra loro ci sono anche tre bambini dai 2 ai 9 anni e un’adolescente. Il numero delle vittime del Mediterraneo nel 2015 supera così quota 3 mila, quasi tre quarti dei 4.093 migranti morti in tutto il mondo nello stesso periodo.

Israele Tre “lupi solitari” palestinesi hanno cercato di macchiare di sangue anche il giorno di Shabbat a Hebron, qualche chilometro a Sud di Gerusalemme: due sono stati uccisi e un terzo è rimasto ferito nel tentativo di accoltellare tre israeliani. Un quarto ha tentato di colpire nel quartiere di Talpiot Est della Città Santa ed è stato ucciso. E un quinto è stato ucciso in serata dopo aver attaccato delle guardie di frontiera israeliane a Qalandiya in Cisgiordania. Non scende l’escalation iniziata il primo ottobre, con l’assassinio di una coppia di coloni in Cisgiordania. Un’ondata di violenze che è già costata la vita a 7 cittadini israeliani e a 41 palestinesi e che per ora non sembra fermarsi.

Colonia Henriette Reker, 58 anni, candidata sindaco pro-migranti indipendente ma sostenuta dalla Cdu a Colonia, dove oggi si vota, ieri è stata accoltellata da un disoccupato 44enne, Frank S., dichiarato xenofobo neonazista: «Lo faccio per i nostri figli», ha gridato l’ultrà nero colpendo Frau Reker al collo mentre alcuni agenti ceravano di fermarlo. L’uomo ha avuto tempo di pugnalare un’altra donna, ferita gravemente, e altri tre seguaci della candidata. Henriette Reker, responsabile del dipartimento integrazione di Colonia, è stata colpita al collo davanti a uno stand del partito nel corso di una iniziativa elettorale. Subito, è stata soccorsa e accompagnata in ospedale, dove è stata operata. Ora è in terapia intensiva e in «condizioni stabili ma non è in pericolo di vita», dicono i medici della clinica universitaria di Colonia. «Sono scioccata», ha commentato Angela Merkel attraverso un suo portavoce. Al primo interrogatorio, ha detto il capo della polizia criminale di Colonia Norbert Wagner, “Frank il nero” ha rivelato di aver avuto vent’anni fa i suoi primi contatti con l’ultradestra, e di recente inondava Internet di messaggi razzisti. Segnali ignorati o sottovalutati dalle forze dell’ordine. Persino nell’esecuzione dell’attentato, l’uomo si è comportato da estremista addestrato: si è avvicinato alla vittima offrendole una rosa, poi ha estratto il pugnale e ha colpito.

New Mexico Nel New Mexico la legge elettorale prevede che, in caso di parità tra due candidati al termine di una votazione, non ci sia un ballottaggio vero e proprio, ma la scelta venga affidata a un gioco d’azzardo. I contendenti possono scegliere l’arma, come in un duello: carte o dadi. Nelle cittadine con pochi residenti l’avvenimento è tutt’altro che straordinario: è accaduto due volte a Edgewood. A Estancia - 15 chilometri quadrati, 1606 abitanti (poco più di 100 per chilometro quadrato), reddito medio: 8479 dollari l’anno – è successo tre volte. Nel 1998 hanno “eletto” in questo modo il sindaco Farrington, nelle altre circostanze un consigliere comunale.

YouTuber 1 Lo YouTuber più pagato del web è un 25enne svedese, Felix Kjellberg, in arte PewDiePie, che l’anno scorso ha incassato 12 milioni di dollari lordi (10,5 milioni di euro). Uno YouTuber è una star dei video di YouTube e il suo valore sta nel numero dei follower , gli utenti iscritti che lo seguono: 39.878.989, in crescita, nel caso di Felix. Più di tutti gli abitanti della Polonia. Felix, che è un «gamer», se li è guadagnati parlando in inglese, recensendo videogame e soprattutto riprendendo le sue reazioni ironiche mentre gioca, imprecazioni e faccine comprese. La sua fidanzata, Marzia Bisognin, vicentina di 23 anni, ha aperto nel 2012 CutiePieMarzia: il suo canale è seguito da 5.889.022 utenti. Cioè l’equivalente degli abitanti di Milano, Roma, Napoli e Palermo sommati. Marzia parla in inglese e racconta la sua vita quotidiana. Gira dalle 5 alle 15 ore a settimana, che diventano due video da pochi minuti, ma lavora «una quindicina di ore al giorno», tra eventi, messaggi ai fan («è molto importante») e progetti collaterali. Come la sua linea di abbigliamento e una serie animata di prossima uscita. Si riprende durante i viaggi con Felix — le clip in coppia funzionano benissimo — o mentre usa prodotti di vario tipo. I video hanno spesso degli sponsor, che pagano per comparire (Tebano, Cds).

YouTuber 2 Il mercato italiano è molto più piccolo: il più seguito è il 20enne torinese Favij (vero nome Lorenzo Ostuni) con 2,1 milioni di follower e un film tra poco al cinema. Da noi i cachet variano dai 1.500 euro al giorno per partecipare agli eventi fino ai 20 mila delle stelle, ma la media è tra 5 e 7 mila, che vanno in buona parte a manager e agenzie. Sono pochi a ricavarne una professione (ibidem).

(a cura di Roberta Mercuri)