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 2015  ottobre 16 Venerdì calendario

Londra, è finito il «tiro al banchiere»: stigmatizzati per anni in seguito alla crisi del 2008, ora grazie al ritrovato benessere gli amministratori delegati e i grandi dirigenti del settore bancario hanno recuperato la benevolenza del governo e della Banca d’Inghilterra. Non è che sta tornando tutto come prima?

Il giochino in voga a Londra dalla crisi del 2008 in poi si chiama «banker bashing», approssimativa traduzione di «tiro al banchiere». Da ieri l’esposizione al pubblico ludibrio di ceo e senior managers di banche e affini rincula, attutita dal benessere tornato a illuminare il futuro del Regno. Così mentre Barclays sceglie come ceo Jes Staley, ex banchiere di Jp Morgan incline all’investment banking più che al retail, il Tesoro smentisce se stesso e tende un’altra volta la mano alla City. L’aiutino è scritto nella legge sulla responsabilità dei senior managers ideata, inizialmente, con l’obiettivo di rendere stringente il ruolo del singolo banker nella gestione del rischio. Con il benestare dei regolatori la norma prevedeva che l’onere della prova in caso di giudizio spettasse al banker contestato, in altre parole toccava all’indiziato dimostrare di aver fatto tutto il possibile per evitare comportamenti illeciti o inadeguati. Un passaggio che s’è rivelato motivo d’ansia per molti manager e la lobby ha fatto pressione sul governo conservatore ottenendo l’onere inverso: banchiere innocente fino a quando non ne sarà stata dimostrata la piena responsabilità. A fronte di tanta magnanimità l’esecutivo Tory ha però allargato le maglie del provvedimento sulla responsabilità dei senior manager che sarà estesa a tutta l’industria dei servizi e non solo alle banche. Un’altra indicazione del rilassamento relativo in scena a Londra è giunto anche dalla Banca d’Inghilterra. Questa volta a cambiare sono le regole sul cosiddetto ringfencing, ovvero la separazione fra le attività d’investimento e quelle retail tracciata dal rapporto di sir John Vickers e fatte proprie dall’esecutivo. Bank of England ha però concesso ieri una piccola correzione, assicurando il suo ok al possibile trasferimentio di capitale, sotto forma di dividendi, dall’area commerciale a quella di investimento.
Il «passaggio» di danari dall’investment banking al retail potrà avvenire solo se sono rispettate le norme sulla patrimoniliazzazione dell’isituto e previo via libera della banca centrale. «Adelante» verso il mondo del dopo crisi, dunque. Un «adelante con juicio», si spera, per non seppellire nella congiuntura di oggi la memoria di quanto è accaduto ieri.