ItaliaOggi, 16 ottobre 2015
Frieze Art Fair, per tre giorni Londra è la capitale internazionale dell’arte
Londra diventa capitale mondiale dell’arte grazie alla manifestazione Frieze Art Fair, che si è aperta mercoledì e lo resterà fino a domani. Nella capitale britannica, gallerie e case d’arte si fanno in quattro per accontentare i gusti dei nuovi ricchi del pianeta: da Larry Gagosian, che ha aperto un terzo spazio espositivo, a Damien Hirst con il suo loft.
Simbolo di questa effervescenza sono due strade di fondamentale importanza nel lussuoso quartiere Mayfair: Old Bond Street con i suoi antiquari e venditori di diamanti che diventa, più a sud, New Bond Street con le sue vetrine artistiche e i negozi d’arte che si nutrono al tempo stesso di modernità e snobismo.
Poco distante, a Regent’s Park, si trova l’esposizione Frieze Masters, nata per fare da contraltare allo spazio esclusivo dato per lungo tempo all’arte contemporanea.
Qui si scommette sulle certezze fornite dall’arte antica e moderna, con standard simili a quelli di un museo. Poi c’è il Pad, tempio del design, allestito sotto una tenda bianca al centro di Berkeley Square, che fino a domenica riunisce i migliori esperti in arti decorative e design, dalla galleria Kreo a quella dei Carpenters.
Ed ecco la Gagosian Gallery, che ha approfittato di questo evento per creare un nuovo spazio perfettamente integrato nel tessuto di Mayfair. Il concetto, appunto, è «less is more», meno è di più. Sembra un gioco di parole e in inglese rende sicuramente meglio, ma è l’affermazione del valore aggiunto di una presenza minimalista che, in realtà, diventa un elemento centrale. Si tratta di due spazi concepiti dall’architetto Adam Caruso. In molti si chiedono perché Gagosian abbia voluto una terza galleria nella metropoli. La risposta la dà Gary Waterston, direttore della struttura: è la competizione di Mayfair, un’altra prospettiva, un altro contesto, un certo vicinato. Stavolta, però, niente struttura industriale né pavimento in cemento: piuttosto, parquet in quercia e luce naturale, un altro mondo.
Per ritrovare i loft bisogna spostarsi a Vauxhall, nei dintorni di Waterloo Station, dove Damien Hirst ha realizzato il suo sogno museale spendendo, dicono i bene informati, 25 milioni di sterline (33,8 mln euro). Uno spazio di 3.500 metri quadrati, con soffitti che arrivano a 11 metri di altezza.