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 2015  ottobre 16 Venerdì calendario

Ada Luisa De Cesaris, ex vicesindaco di Milano, ha fatto benissimo in Galleria Vittorio Emanuele, facendola tornare agli antichi splendori e mettendo a frutto gli affitti dei negozi, mediante un’asta regolare e trasparente. «È un caso che De Cesaris si sia poi dimessa? Speriamo sia un caso»

Gli effetti dell’azione dell’ ex vicesindaco di Milano, Ada Luisa De Cesaris, si continuano a sentire. Oltre ad aver rifatto, a tempo di record ma anche a regola d’arte, la galleria Vittorio Emanuele, rendendola com’essa non è mai stata, ha anche messo all’asta gli affitti dei negozi comunali di questa zona prestigiosa. Prima, in Galleria, c’erano delle locazioni di favore. Per questo, ad esempio, c’era un negozio che occupa la sede scalcagnata dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato che, pagando pochi euro, poteva permettersi di mettere in vetrina poveri e deprimenti oggetti. L’area è stata ora messa all’asta (e che altro, sennò) su una base di poco meno di un milione l’anno. L’ha vinta Hugo Boss che ha sborsato 3,4 milioni, battendo i 2,56 milioni offerti da Valentino, e stracciando gli altri candidati: Massimo Dutti, Ferragamo, Carpi, Kering, HGM. Sono 3,4 mln che entrano nelle casse del Comune di Milano. Soldi preziosi, incamerati facendo le cose come si deve. In chiarezza e semplicità. E vinca il migliore. È un caso che De Cesaris si sia poi dimessa? Speriamo sia un caso.