Il Messaggero, 16 ottobre 2015
Antonio Banderas, stilista per passione. Oltre a recitare, dirigere, produrre, dipingere e vendere prodotti col suo nome, l’attore spagnolo sta creando la sua prima collezione di abbigliamento maschile, che sarà lanciata nell’autunno 2016 col marchio “Selected by Antonio Banderas”. «La moda per me è qualcosa di magico. Una macchina da cucire è più difficile da maneggiare di una Ferrari»
«A 54 anni ho molta voglia di mettermi a studiare, di sgobbare e apprendere cose nuove». E così Antonio Banderas ha cambiato script, maratone negli hotel e sui set cinematografici per un tempo fra le cuciture, le sfilate di moda e la scelta dei tessuti per i suoi modelli. Recita, dirige, produce, dipinge, ha gestito ristoranti, creato un marchio di profumi e occhiali da sole che porta il suo nome, venduto olio e jamon, fondato un team di moto GP e fa il “costalero”, il portatore del Cristo a spalla, a ogni processione del Venerdì Santo nella sua Malaga natale. E ora anche il modista. Ma non uno qualunque.
A SCUOLA
Incaricato a dicembre dalla multinazionale danese Bestseller di disegnare la sua prima collezione per una linea maschile col marchio “Selected by Antonio Banderas”, ha preso la faccenda sul serio. E, a differenza di altre celebrity che solo prestano il loro volto, ha accettato a patto di una full immersion di 4 settimane al Central St. Martins College of Arts and Design di Londra, la prestigiosa scuola di taglio e cucito che ha sfornato geni come John Galliano, Alexander McQueen o Riccardo Tisci.
E ora l’uomo icona spagnola del cinema, si auto-immortala in Instagram fra i manichini col suo nuovo giocattolo portatile: «Una macchina da cucire è più difficile da maneggiare di una Ferrari», assicura. «Il motivo principale per il quale sono a ST Martins è il rispetto e l’ammirazione che nutro per questa professione», ha confessato alla rivista spagnola Modaes. «Quando ti rendi conto quanto sia difficile questo lavoro…L’altro giorno ho visto il documentario “Dior e io” nel quale puoi scoprire come è un atelier d’alta moda. La gente che ci lavora non è l’artista, ma fa sì che l’artista rifulga. Quindici persone attorno a una gonna imbastendo perle…Allora lo capisci... La moda è anche dirigere un’equipe. Per me è qualcosa di magico. Penso: non è possibile che prendi la macchina da cucire, fai clack, e ottieni un plissé perfetto. Invece accade e mi sembra prodigioso. Mi sento come un bimbo con le scarpe nuove».
La sua prima collezione sarà lanciata sul mercato nell’autunno 2016 e sarà solo di abbigliamento, distribuita inizialmente in Spagna, Italia e America Latina, anche se alla Bestseller non escludono in futuro di aggiungere una linea di calzature e complementi.
Intanto, il novello Balenciaga interpreterà Gianni Versace sul grande schermo, diretto del premio Oscar danese Billie August. L’inizio delle riprese è previsto per marzo prossimo. Da Central Martins a Casa Cesarina, a Miami, tenuta simbolo dell’opulenza e dell’eclettismo del brand Versace, dove lo stilista fu assassinato nel 1997 da uno squilibrato.
SUL SET
«Mi affascina la moda. Interpretare Gianni Versace sarà fantastico. La sua vita è una storia incredibile, nonostante la tragica fine», assicurava il bell’Antonio nel rivelare a luglio il progetto all’Ischia Global Film & Musica Festival. Vulcano di idee, per plasmarle Banderas conta sull’aiuto del professore di design di moda maschile Louis Luizou, un mito alla Saint Martins, che dà lezioni anche a Nicole Kimpel, la compagna olandese dell’attore, imprenditrice di 20 anni più giovane di lui, iscritta alla stessa accademia.
«C’è un capo di abbigliamento maschile che è andato perduto e col quale mi piacerebbe cimentarmi: la cappa. Credo abbia possibilità infinite. È molto comoda e versatile. Ai tempi di Carlo III in Spagna era uno strumento per commettere assassini, coprendosi il volto. Alla fine fu vietato l’uso delle cappe lunghe di notte. E, poi, si può sperimentare con colori, tessuti… a parte che è un capo di abbigliamento logico, venendo da Zorro», ha assicurato l’ex don Diego de la Vega in un’intervista al magazine degli studenti della St Martins, 1 Granary, rilanciata dalla bibbia della moda WWD.
PREMIO ALLA CARRIERA
«Oggi comincia la seconda parte della mia vita», prometteva un Banderas emozionato, nel ricevere a febbraio il premio Goya d’onore alla carriera per i suoi 93 film dalle mani di Almodovar, che lo tenne a battesimo con “Matador”. E ha mantenuto la parola, iperattivo, sta montando la sua premiata sartoria, fra la prima in Cile di “Los 33”, il film sulla tragedia dei minatori nel deserto di Atacama, diretto da Patricia Riggen, e l’uscita di “Altamira” del britannico Hugh Hudson. «Ti vai facendo vecchio», si scherniva alla cerimonia di consegna del premio Platino ricevuto dal cinema iberoamericano. Nel mezzo, la promozione della sua fondazione per la solidarietà Lagrimas y Favores, con il gala Starlite a Marbella; la laurea di Maria del Carmen, la figlia avuta con Melanie Griffith, con la quale è tornata sul set di “Automata” e le sfilate londinesi della moda. Un mese fa, il lancio della sua ultima collezione di occhiali da sole graduati della sua linea by Opticalia. Il mese prossimo, quello dell’ultima fragranza di Puig: “King of Seduction Absolute”. Il brand, inutile a dirsi, è sempre quello della premiata ditta Antonio Banderas.