La Stampa, 16 ottobre 2015
«Pertosse, morbillo e meningiti possono tornare». Persino la poliomelite non è debellata del tutto
I pericoli delle mancate vaccinazioni sono gravi, spiega Giovanni Corsello, presidente della Società di pediatria.
Quali sono le malattie che più di altre possono rialzare la testa?
«Sicuramente pertosse, morbillo e meningiti. Qualcuno le ha erroneamente ritenute debellate e così, insieme con falsi miti del web su fantomatici pericoli, il tasso di vaccinazione è sceso a tal punto che quasi un bambino su 10 non è immunizzato».
E i rischi quali sono?
«Letali, perché parliamo di malattie gravi, che si diffondono con facilità soprattutto tra i neonati. Quando questi virus attaccano organismi ancora deboli, i pericoli sono altissimi. Di pertosse abbiamo contato già le prime vittime».
Cosa le dicono le mamme che non vogliono vaccinare i figli?
«Alcune parlano di complicazioni legate alla somministrazioni dei vaccini. Cose prive di qualsiasi fondamento scientifico raccolte dal web. Altre hanno sentito pareri discordanti e si sentono disorientate. Così prendono tempo. E questo è un altro problema, perché, oltre ad avere meno bambini immunizzati, si è alzata l’età della vaccinazione».
Come prova a convincerle?
«Spiego la pericolosità della malattie dalle quali bisogna immunizzarsi. Alcune pensano che siano inutili, perché riguardano malattie del passato ormai sconfitte. E allora spiego che non è così. Nemmeno per la poliomielite, che circola in Albania, Montenegro, Siria e zone di guerra in genere. Poi parlo della sicurezza dei vaccini, facendo capire che altro non fanno se non riprodurre in miniatura quello che accade in natura, stimolando la produzione di anticorpi».
Come spiega questa diffidenza verso i vaccini?
«Social network e web sono due grandi risorse, ma hanno un rovescio della medaglia, se fanno circolare informazioni senza alcuna validazione scientifica. E poi c’è il preconcetto che l’industria abbia un interesse a spingere sulle vaccinazioni. In realtà si tratta di prodotti a bassissimo costo e, può sembrare paradossale, ma l’industria farebbe più affari vendendo i medicinali che servono a curare le malattie per le quali non ci si vuole immunizzare».
Avete denunciato un problema di «Federalismo vaccinale». Non tutte le Regioni passano i vaccini che servono?
«Ognuna ha il suo calendario vaccinale. I vaccini contro pneumococco, meningococco, papilloma virus, rota-virus e varicella c’è chi le li somministra gratuitamente, chi chiede un ticket del 50% e chi li fa pagare per intero. Così si manda un messaggio sbagliato alle famiglie, che possono interpretare questa babele come la prova che i vaccini, anche quelli obbligatori, non sono poi così indispensabili».
Vietare l’iscrizione a scuola senza il certificato di vaccinazione può essere una soluzione?
«Direi di sì. In Usa e Gran Bretagna hanno reintrodotto l’obbligo e la copertura vaccinale ha raggiunto livelli ottimali. Con i vaccini salvaguardiamo la salute di tutti».