ItaliaOggi, 15 ottobre 2015
Boom di investimenti nel cibo bio-tecnologico negli Stati Uniti: nel 2014 ben 2,36 miliardi di dollari sono serviti a finanziare progetti innovativi nell’ambito dell’agricoltura e dell’alimentazione. Tra questi, «idee dirompenti come l’hamburger senza carne a base di emoglobina vegetale della Impossible Foods, finanziata tra gli altri anche da Bill Gates»
Il 2014 è stato un anno record negli Usa per gli investimenti privati nelle start-up dedite all’innovazione in tecnologie agricole. Progetti che guardano alle bioenergie o al biotech di frontiera (non-ogm), che sviluppano l’agricoltura di precisione e le potenzialità di quella indoor, insieme a poche – capaci però di attrarre molto in termini di capitali – idee per piattaforme di e-commerce, rappresentano il 45% dei 2,36 miliardi di dollari di venture capital raccolti l’anno scorso nei settori Agro-Tech e Food-Tech. Tra i progetti finanziati a suon di milioni di dollari, ci sono idee dirompenti, come l’hamburger senza carne a base di emoglobina vegetale della Impossible Foods, finanziata tra gli altri anche da Bill Gates. Ma anche sensori, sofisticati e a basso costo, per il monitoraggio real-time dei suoli, software di gestione aziendale che coprono dalla logistica alle attività di campo, fino ai network «orizzontali» per la condivisione dei dati tra agricoltori.
La cifra di 2,36 miliardi di dollari segna un incremento di oltre il 170% rispetto agli 860 milioni di dollari raccolti nel 2013 e fa sì che gli investimenti privati tecnologie agricole nel 2014 superino quelli in innovazione finanziaria (2,1 miliardi $) e delle tecnologie pulite (o clean tech, 2 miliardi $). I dati sono contenuti nel rapporto di «AgFunder», curato dalla omonima piattaforma americana di raccolta fondi per l’innovazione tecnologica in agricoltura. Sono stati messi in evidenza da Alberto Acito, managing partner di SVG Partners in occasione dell’evento «iFood – stati generali dell’innovazione per una nuova imprenditorialità giovanile nel food», organizzato dallo Iam di Bari e dalla Provincia di Taranto lo scorso 9 ottobre a San Vito dei Normanni. Proprio Svg Partners, Venture Capital della Silicon Valley, sta per lanciare negli Usa un acceleratore di impresa e un fondo di investimento da 100 mln di dollari dedicato espressamente alle tecnologie per la produzione agricola e alimentare. La «base» è il progetto che SVG sta costruendo nella Salinas Valley, California. Conosciuta come la «l’insalatiera d’America», Salinas è un sito di produzione ortofrutticola che ha fatto la storia dell’agricoltura Usa, tanto che vi sono ambientati anche due romanzi dello scrittore John Steinbeck. Proprio all’autore di «Uomini e Topi» si ispira lo Steinbeck Innovation Cluster, che intende sfruttare le sinergie tra il fiorente settore agricolo di Salinas con l’hi-tech che si sviluppa nella poco distante Santa Clara Valley, nota a tutti come Silicon Valley.