Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2015  ottobre 15 Giovedì calendario

I videogiochi come forma d’arte: uno sguardo inedito sui giochi digitali alla base di un’esposizione al Museo dell’arte ludica di Parigi

Sarà per la qualità delle illustrazioni e delle scene degne di film di grande spettacolo che una grande quantità di videogiochi può essere considerata arte. È quello che vuole dimostrare l’esposizione «L’arte nei videogame» al museo dell’arte ludica di Parigi.
La mostra, aperta fino al 6 marzo 2016, presenta più di 700 opere e installazioni realizzate dai migliori professionisti del settore che spiegano come si realizza un videogame partendo da un semplice schizzo, passando per un disegno di grande formato e poi a una tavola animata in funzione della scena. Grazie a software specializzati i personaggi scolpiti in 3D si trasformano in oggetti digitali. Alcuni bozzetti ricordano le incisioni di Daumier o di Gustavo Doré, altri si ispirano ai disegnatori di fumetti e cartoni animati come Bilal, Moebius o Druillet. La grande forza di questa esposizione è il percorso tematico proposto: la creazione digitale, la ricostruzione di un ambiente urbano, studi dei personaggi, influenza del cinema, ispirazioni mitologiche o fiabesche. Per ciascuna sezione interviste ai grafici e agli scrittori che spiegano più precisamente il processo di creazione dei videogiochi dove anche la pioggia può diventare un personaggio grazie alla finezza dei dettagli come in «Heavy Rain».