La Stampa, 14 ottobre 2015
Il piano di rilancio di Alitalia
Senza amministratore delegato, ma con il «turbo». Il momento è difficile, Alitalia perde ancora molti soldi. Ma ieri in una conferenza stampa di presidente e vicepresidente, Luca Cordero di Montezemolo e James Hogan (che è anche numero uno di Etihad), è stata annunciata la volontà di accelerare al massimo il «turnaround» dell’azienda con una raffica di iniziative: investimenti, nuove rotte, nuovi servizi. Per rispondere alla concorrenza, ma anche e soprattutto per convincere la clientela – che per l’appunto in questi mesi non ha «percepito il cambiamento in atto», ha detto Montezemolo – che le cose stanno cambiando sul serio.
Per adesso la poltrona di amministratore delegato, dopo l’addio di Silvano Cassano, resterà vuota. Ma conta poco: «il piano industriale è confermato», dicono Montezemolo e Hogan, e nel 2017 la compagnia tornerà all’utile. Ancora, si stemperano le polemiche con Aeroporti di Roma: i problemi di Fiumicino hanno pesato sui conti, «ma adesso c’è collaborazione», ed entro la fine del 2016 Alitalia disporrà di un terminale dedicato.
Sfida alle low cost
Ecco gli annunci. Da maggio e da giugno Alitalia volerà da Roma verso due nuove destinazioni intercontinentali: Città del Messico e Santiago del Cile. Con Delta si stanno discutendo possibili aumenti dei voli nelle città già servite negli Usa. Una strategia di rafforzamento sul lungo raggio che si poggia sulla crescita della flotta: il prossimo anno è previsto un incremento di oltre il 20% dei posti offerti rispetto allo scorso anno e Alitalia sta valutando diverse soluzioni per l’ingresso in flotta di nuovi aerei di lungo raggio nel corso del 2016. Ma la compagnia punta anche a rafforzarsi sul mercato domestico, su cui ha perso molto terreno (e molti slot) a vantaggio delle low cost. Anche in collaborazione con Air Berlin ci saranno più collegamenti tra Italia del Nord e Germania; dovrebbero essere previste più frequenze da Torino, Bologna e Venezia verso la Sicilia, e in particolare Catania.
Il cambio di look
Ancora, è partita una riconfigurazione di tutti gli interni degli aerei, operazione che si completerà per i «medio raggio» entro la primavera del 2016, per i «lungo raggio» nell’autunno del 2016. Tutti gli aerei avranno connettività Internet, e cambierà il servizio di intrattenimento a bordo. Entro i prossimi 12 mesi, poi, tutte le Vip Lounge Alitalia verranno rinnovate negli interni e nel comfort, e ne verranno aperte di nuove. Per catturare la clientela di alta fascia arriva un servizio chauffeur per chi vola in business ad Abu Dhabi, da Roma, Milano e Venezia e a New York da Roma e Milano. Infine, a Fiumicino verrà potenziata la flotta di bus e scale, per accelerare l’uscita dei passeggeri e il recupero dei bagagli; ci sarà personale con uniformi speciali per accompagnare i passeggeri in transito; si introdurranno nuove procedure per accelerare l’imbarco dei passeggeri.
Fiduciosi nel rilancio della compagnia sono i due capiazienda. «In pochi mesi Alitalia ha aperto più rotte che negli ultimi 5 anni», ha detto Montezemolo, che chiede al governo una strategia per potenziare il turismo. Mentre Hogan dopo il caso degli aiuti della Regione Puglia a Ryanair va all’attacco: «Alitalia chiede le stesse opportunità di Ryanair per competere».