il Fatto Quotidiano, 13 ottobre 2015
Direttamente dalla Torre Eiffel, le prime anticipazioni sul nuovo volume a fumetti "Asterix e il papiro di Cesare", in uscita il 22 ottobre. Questa volta la fonte d’ispirazione è stata nientemeno che il "De bello gallico" dell’arcinemico Cesare
L’irriducibile gallo Asterix ci ha dato appuntamento ieri al primo piano della Tour Eiffel. Ci avevano promesso rivelazioni sul nuovo volume, il numero 36, “Asterix e il papiro di Cesare”, in uscita il 22 ottobre. Quattro milioni di copie in tutto il mondo, India, Brasile e Australia compresi. Il precedente volume, “Asterix e i Pitti”, pubblicato due anni fa, il primo senza Albert Uderzo, aveva venduto 5,4 milioni di copie tradotto in 24 lingue e dialetti diversi. Per Toutatis! Abbiamo accettato l’invito. Poco dopo le 9,30 eccoci dunque insieme a un centinaio di altri giornalisti a battere i denti in fila ai piedi della dama di ferro sperando di prendere il prossimo ascensore. L’anteprima di Asterix si merita. Ecco finalmente la copertina: il valoroso guerriero coi baffi spiffera qualcosa all’orecchio di Obelix mentre srotola il lungo papiro che corre fino a Cesare, fiero come sempre.
Sullo sfondo, la Roma antica è schizzata a matita. È proprio a Cesare e niente poco di meno che al suo “De bello Gallico” che i due autori, lo sceneggiatore Jean-Yves Ferri e il disegnatore Didier Conrad, si sono ispirati per questa nuova avventura. Per la seconda volta consecutiva i due ereditano i personaggi che René Guiscinny (scomparso nel 1977) e Albert Uderzo, oggi 88nne, inventarono nel 1959. Stressati? “È un’eredità imponente da portare – hanno spiegato i due –. Bisogna saper mettere da parte il proprio ego e accettare di giocare con le regole del fumetto. La tensione del primo volume è stata insopportabile. Ma quel successo ci ha aiutato a rilassarci”. Qualche nuova idea già bolle in pentola. Uderzo prende la parola: “Questi due ragazzi mi hanno bluffato. Pensavo che era stato detto tutto su Asterix. E invece non è così”. E il loro Cesare come è? “Sarebbe stato facile distruggere un personaggio così. Ridicolizzarlo. Ma i lettori non avrebbero apprezzato. Cesare è un personaggio immenso. Noi lo abbiamo sempre rispettato. E loro sono stati bravi”. Se questo albo non è segreto quanto la ricetta della pozione magica del druido Panoramix, poco ci manca. Le novità sono distillate col contagocce. Si sapeva già che il ruolo del cattivo è affidato al feroce consigliere di Cesare Bonus Promoplus (che nella versione italiana edita dalla Panini è diventato Primus Bestsellerus) ai quali gli autori hanno affidato il volto del pubblicitario Jacques Séguela. Ormai si sa anche che il buono della situazione si chiama Doublepolémix (Vispolemix per gli italiani), che di mestiere è corrispondente al Mattino di Lutetia, che è “gossiparus senza frontiere” nell’anima, e che ha il ciuffo biondo di Julian Assange: “In un certo senso cercavano l’antenato del giornalista. E per noi il fondatore di Wikileaks rappresenta quanto di più eroico c’è nel giornalismo indipendente a caccia di scoop”.
Sappiamo anche che questa volta voleranno un po’ meno sberle, che i galli si appassioneranno alla lettura dell’oroscopo e che il fido cagnetto Idefix, rimasto fuori dall’avventura coi Pitti, torna ad essere protagonista: “L’altra volta avevo ricevuto minacce di morte – ha scherzato Ferri – ora sono stato attento”. Più di così non possiamo raccontare: scopriremo la storia solo il 22 ottobre. A meno che nel frattempo il cielo non ci piombi sulla testa.