La Stampa, 13 ottobre 2015
Walter Palmer, il dentista che ha ammazzato il leone, non sarà incriminato
Il governo dello Zimbabwe ha deciso di ritirare la richiesta di estradizione di Walter Palmer, il dentista Usa che, lo scorso luglio, ha barbaramente ucciso Cecil, il leone simbolo del Paese africano. «Il cittadino statunitense era in regola con le licenze di caccia», ha liquidato la questione il ministro dell’Ambiente locale. Anche se dalla Zimbabwe Conservation Task Force fanno sapere che il dentista Usa aveva sì la licenza, ma non quella per cacciare all’interno dell’Hangwe National Park, il santuario dei felini dove viveva Cecil. Una decisione che ha lasciato basite le migliaia di persone che avevano protestato in tutto il mondo per l’uccisione del felino, avvenuta dopo un inseguimento di quasi due giorni, prima di essere scuoiato e decapitato. Il dentista, che aveva pagato 50mila dollari per la battuta di caccia, per settimane era rimasto asserragliato nella sua casa in Minnesota per le proteste nei suoi confronti. La sua difesa: aver agito in piena regola e non essere mai stato al cosciente della notorietà del leone Cecil.