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 2015  ottobre 12 Lunedì calendario

Nadal non vince più anche perché gli altri hanno capito il trucco del suo dritto

Perché Nadal non vince più, o almeno vince meno, e soprattutto non è più in grado non solo di battere, ma nemmeno di infastidire un avversario come Djokovic?
La ragione non è solo quella che, su Repubblica, avevano anticipato da anni il Dottor Laser Francesco Parra, e il Chiropratico Alfio Caronti: e cioè la progressiva usura muscolare. La ragione è che gli avversari, i loro strateghi, i coach meno distratti, si sono alfine resi conto del perché lo spagnolo vincesse tanto. Il suo segreto era il diritto, il diritto di un mancino che lo giocava dall’angolo destro del proprio campo, la zona dalla quale i mancini giocano il rovescio, sino a tempo fa difensivo, oggi meno grazie al gesto bimane. Simile diritto è stato definito da vari neologisti diritto anomalo, oppure a sventaglio.
Rimane il fatto che fosse la grande novità di Nadal, e praticasse una traiettoria insolita, che spesso finiva, dall’angolo destro del mancino, in quello a destra del destro, oppure sul rovescio, aggredito da un lungo linea esplosivo. Al di là, ripeto, dall’attuale superiorità atletica di Nole su Rafa, il serbo non ha mai consentito allo spagnolo un solo diritto assassino dall’angolo destro. È questa la principale ragione del 6-2, 6-2 della finale di Pechino, e mi son visto quasi costretto a sottolinearlo, non avendolo né letto né sentito.