Corriere della Sera, 11 ottobre 2015
Pistoia, trenta coltellate alla ex inseguita per strada. Non è riuscito ad ammazzarla
Ha capito d’essere diventata una preda quando dallo specchietto ha visto l’auto del suo ex seguirla con i fari abbaglianti accesi e le ruote che sgommavano sull’asfalto. E allora Kelly, 25 anni, un bambino di quattro che l’aspettava dalla nonna, prima ha cercato aiuto chiamando la mamma con il cellulare, poi terrorizzata ha spinto sull’acceleratore. E in quel tratto di strada buia che l’avrebbe portata a casa ha sperato in un miracolo.
Lui, Emanuele Nelli, 34 anni, autista di pullman disoccupato, ha speronato la Smart dell’ex compagna facendola uscire di strada. Poi ha trascinato la ragazza in un cespuglio di rovi e ha tirato fuori un coltellaccio da cucina. «Che fai, pazzo, pensa a nostro figlio», le ha gridato la ragazza prima d’essere colpita da una trentina di fendenti dieci dei quali al ventre e al petto. Ha urlato, Kelly Bonacchi, ha provato a difendersi, ha spinto il suo aggressore, ha cercato di liberarsi. Quando aveva perso ogni speranza è arrivata sua madre che, dopo la telefonata della figlia, era scesa in strada. Ed è stata proprio lei a fermare la furia dell’uomo che a quel punto ha gettato via il coltello e ha cercato di soccorrere l’ex fidanzata. Poi è fuggito nella notte.
Si è costituito ai carabinieri 12 ore più tardi. L’hanno rinchiuso nel carcere di Prato per tentato omicidio. Kelly è stata trasportata all’ospedale di Pistoia: una delle coltellate le ha traforato un polmone ed è stata operata nella notte. «È una ragazza forte, ce la farà, ma ha rischiato davvero molto», dicono i medici.
È un’altra storia di ordinaria violenza contro le donne quella che si è consumata venerdì sera a Momigno di Marliana, frazione a una decina di chilometri da Pistoia. Accaduta, ancora una volta, dopo mesi di tormenti, minacce, litigi e un’altra aggressione premonitrice. Ad agosto Emanuele aveva picchiato e minacciato Kelly e l’aveva rapinata del cellulare per vedere chi le aveva scritto o telefonato. Era stato denunciato per rapina, lesioni e stalking. Il giudice gli aveva proibito di vedere l’ex convivente e il figlio che aveva avuto dalla relazione. Il provvedimento era stato poi modificato: Emanuele avrebbe potuto incontrare soltanto il bambino.
Una decisione che però pare abbia provocato nell’uomo ancora più rabbia. Fino all’ultimo litigio, quello di venerdì, e la decisione dell’ex autista «di darle una lezione». Secondo i carabinieri di Montecatini e del comando provinciale di Pistoia, Nelli ha premeditato tutto. Ha preso il coltello dalla cucina dei genitori, ha aspettato l’ora del rientro a casa della ragazza e l’ha seguita. Di lui la gente dice che è un tipo strano. Si parla anche di un ricovero per una crisi nervosa. Prendeva psicofarmaci, ma negli ultimi giorni li aveva sospesi. Forse poteva essere fermato prima? Le indagini cercheranno di capirlo.