Corriere della Sera, 9 ottobre 2015
Ferrara, madre porta via la figlia dall’asilo nido perché vi lavora un’assistente affetta dalla sindrome di Down. Aldo Moretti, direttore scientifico del Cepim, che da anni segue la ragazza: «Caso tristissimo, la ragazza è idonea al lavoro e quella madre ha giudicato una faccia, non un comportamento»
È successo nei giorni scorsi in un «nido» di Ferrara. La direttrice della struttura ha segnalato il fatto che una delle madri ha ritirato la figlia di dieci mesi a causa della presenza di un’assistente con la sindrome di Down. «Ma con tutte le carte in regola per svolgere quel lavoro, cioè portare i biberon alle educatrici, l’acqua, piccole cose», precisa la direttrice dell’asilo che è anche sorella dell’assistente. «La mamma si è lamentata di “quella ragazza lì” e ha portato via la figlia». Quella ragazza è una trentasettenne seguita da molti anni dal Cepim di Genova, la fondazione italiana per i down. «Caso tristissimo, la ragazza è idonea al lavoro e quella madre ha giudicato una faccia, non un comportamento», ha commentato Aldo Moretti, direttore scientifico del Cepim.