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 2015  ottobre 08 Giovedì calendario

Denis Verdini, senatore e menestrello: da "La lontananza" a "Vengo anch’io", da "Che sarà" a "Il carrozzone", quattro grandi classici della musica leggera italiana rivisitati dal "tassista del potere"

Luca Lotti li custodisce gelosamente e li condivide con pochi eletti: i messaggi vocali che Verdini invia al braccio destro (e sinistro) del premier sono una sorta di feticcio, la colonna sonora del PdR. Il “taxi del potere” si diverte come paroliere. E la performance canora accennata domenica a Maria Latella era appena un cenno del ben più ampio repertorio (di cui ha dato notizia ieri David Allegranti sul Corriere Fiorentino). Canzoni rivisitate con l’aiuto di un “segreto” collaboratore. Ne riportiamo quattro.

La lontananza
La maggioranza sai
è come il vento
che rischia di finire
in Migliavacca
quando Gotor si sveglia
e poi si incazza
Il Senato elettivo
non si può cambiar
Renzi, Guerini,
Lotti e Giacomelli
la decisione spetta
solo a quelli
Cosa faranno
i quattro ex compagnucci
solo Verdini
ormai li può salvar

Vengo anch’io
Si potrebbe andare
tutti quanti
al partito renziale
Entro anch’io?
No, tu no
A vedere
se ci stanno
i compagni feroci
e gridare aiuto,
aiuto è scappato D’Alema
E vedere di nascosto
l’effetto che fa
C’è Bersani?
No lui no
C’è la Bindi?
No lei no
Migliavacca?
Proprio no
Ma perché?
Perché no
Si potrebbe andare
tutti quanti al Senato elettivo
Vengo anch’io no tu no
Per vedere se poi Grasso fa
lo scherzo da prete
E si schiera con Gotor
Calderoli e Fornaro per bloccare le riforme e poi si vedrà
Che succede? Chi lo sa
E Verdini? Che farà
I suoi voti a chi darà?
A Matteo? Perché no
Si potrebbe poi sperare tutti
in un Senato migliore
Vengo anch’io no tu no
Dove la maggioranza non rischia ogni volta la pelle
Un Senato che ci porta al 2018
E vedere alla sinistra
l’effetto che fa
Con Verdini si può far
Senza l’Ala non si sa
E Matteo chi sceglierà?
Chi vivrà lo vedrà.

Che sarà
Matteo mio che stai
a Palazzo Chigi
Disteso come un giovane leone
Bersani e la sinistra
son la tua malattia
Matteo mio van mandati via
Che sarà che sarà
che sarà
Che sarà della riforma
chi lo sa
Può esser tutto
o forse niente
da domani si vedrà
E sarà, sarà quel che sarà
Verdini e i suoi
non vogliono andar via
Ma i pateracchi
non gli vanno giù
Bersani e i suoi
li voglion mandar via
Ma è solo Renzi che deciderà
Che sarà…

Il carrozzone
Senza Verdini
i suoi fanti e i suoi re,
Ride Bersani per scaramanzia
così l’intruso va via.
Lotti, Guerini
cantate che poi
uno alla volta
scendete anche voi.
Perché al Senato
Il vecchio Pci
vi fa la festa e finisce così.
Bello Verdini che se ne va,
con Berlusconi,
la Pascale
e Brunetta.
Tutti contenti, tutto il Pd
Anche Romani, Toti
e pure Bergamin.
Bello Verdini,
dicevi tu è un po’ mignotta
e va con tutti sì però,
però, però
cosa succede se dice no…