la Repubblica, 3 ottobre 2015
File a Regent Street per l’iPhone 6s, che da noi arriva venerdì prossimo
Lo scorso venerdì nei dintorni dell’Apple Store a Regent Street, nel cuore di Londra, c’era una fila ordinata che dall’entrata girava abbracciando il palazzo per finire su Hanover Square. Tutti lì in attesa dell’iPhone 6s, che da noi arriva il 9 ottobre. Nessuna scena di isteria collettiva, come ai tempi dei primi telefonini della Mela, ma comunque impressionante. «Con l’iPhone 6s abbiamo cambiato una sola cosa: tutto», ha dichiarato qualche settimana fa Phil Schiller, vice presidente di Apple. Ma ad un primo sguardo nulla è cambiato. Stesso design, stessi materiali, medesima grandezza e risoluzione dello schermo (4,7 o 5,5 pollici Retina hd). A cambiare sono però il processore, ben più potente, e soprattutto la fotocamera. Da 8 si passa a 12 megapixel e può girare video in 4K, ovvero in ultra hd. Dalla nostra breve prova il risultato, in termini di qualità dell’immagine, è sorprendente soprattutto nella resa dei colori. Un bel passo in avanti rispetto a quella dell’iPhone 6 che comunque si è sempre difesa molto bene. Altra novità è il 3D Touch: in pratica lo schermo riconosce la forza della pressione del dito e associa ogni volta una funzione diversa. Un po’ come avere il secondo tasto del mouse. Il prezzo, al solito, è elevato: si parte da 779 euro. La risposta di Google sono due nuovi Nexus dotati dell’ultima versione di Android, il suo sistema operativo, più pulita ed elegante. Provati sempre a Londra, si chiamano 5X e 6P. Il primo è di fascia media, realizzato con Lg, ed esce a partire da 479 euro. Il design è pulito, ma nulla di straordinario. Ha uno schermo da 5,2 pollici full hd, processore Snapdragon 808 e fotocamera da 12,3 megapixel veloce e particolarmente sensibile alla luce. È uno dei punti di forza dei nuovi Nexus e la monta anche il 6P, il più potente dei due, costruito dalla Huawei. Display da 5,7 pollici ad alta definizione (2K), corpo in alluminio e sensore per le impronte digitali che diventa via via più preciso a forza di usarlo. Il touchscreen ha colori saturi, brillanti e in generale il telefono sembra di ottimo livello. Ma non al punto da costare 699 euro, prezzo che ormai si può permettete solo la Apple. Non a caso negli Usa per il 6P servono 499 dollari. Ultima la Microsoft, che martedì prossimo presenterà il Lumia 950 e 950XL a New York. Saranno i primi basati su Windows 10 e, stando alle indiscrezioni, avranno anche loro schermo da 5,2 o 5,7 pollici, ma entrambi 2K. Non solo: la macchina fotografica è da 20 megapixel e dovrebbero esser dotati di un sistema di scansione dell’iride al posto del lettore di impronte. La serie 900 della Nokia, ora Microsoft, è sempre stata di alta qualità e di conseguenza anche costosa. Ma considerando che in questa sfida fra i tre colossi americani che hanno un loro ecosistema digitale Microsoft è quella che rincorre, è lecito aspettarsi un rapporto fra qualità e costo vantaggioso. Altrimenti è difficile che i Lumia vadano molto lontano.