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 2015  ottobre 02 Venerdì calendario

Strage in un college americano • Un massacro su tre è in America • Approvato l’articolo 1 sulla riforma del Senato • Nuovi raid russi in Siria • In Italia 4.600.000 persone non mangiano più né carne né pesce

  Strage 1 Strage, ieri mattina, nell’Umpqua College di Roseburg, in Oregon: un uomo, tra i 20 e i 30 anni, è entrato nell’edificio e ha aperto il fuoco. I morti, secondo il procuratore, sono 13 e almeno venti i feriti. L’aggressore, dopo un conflitto a fuoco, è stato ucciso dalla polizia. L’Umpqua College - diciotto strutture, 16mila studenti part time e 3.300 a tempo pieno, età media che supera i 30 anni, non è un’università tradizionale, ma un «college comunitario» in gran parte dedicato a corsi biennali per chi deve inventarsi una vita, trovare un lavoro, reinserirsi nella cosiddetta «curva d’apprendimento». Sembra che il killer abbia sparato all’interno della «facoltà» di Scienze. Alcuni testimoni hanno raccontato: «Prima di sparare chiedeva alle vittime di che religione fossero». La polizia ha recuperato almeno quattro armi, un fucile e tre pistole.

Strage 2 Il killer, il cui nome ieri sera non era ancora stato reso noto, avrebbe parlato della strage imminente in una chat sul web con anonimi interlocutori. Qualcuno gli ha detto di non farlo, molti hanno risposto con suggerimenti terrificanti: «Prendi di mira una scuola femminile, ci sono meno possibilità che un maschio beta ti disarmi...Non usare un fucile a pompa, meglio uno d’assalto e una pistola. Oppure due pistole». Lui ha ne ha tenuto conto: la polizia ha recuperato almeno quattro armi, un fucile e tre pistole. Il presunto assassino — sempre che si tratti della stessa persona — non ha nascosto le sue intenzioni. Le ha presentate, sempre via Internet, come fosse una missione: «Alcuni di voi sono a posto. Non andate a scuola domani...Segnerò questo giorni di celebrazione del nostro eroe annunciando che ho un piano elaborato. Sarà glorioso. Gli orrendi tipi normali pagheranno per quello che hanno fatto e il mondo sarà migliore». (Olimpio, Cds)

Strage 3 Negli Stati Uniti vivono 318 milioni di persone, e praticamente ognuna ha un’arma secondo le forze dell’ordine nelle mani dei cittadini ci sono 310 milioni di pistole e fucili. In base ai dati raccolti dai «Centers for Disease Control and Prevention», nel 2013 queste armi sono state usate per commettere 11.203 omicidi e 21.175 suicidi, a cui vanno aggiunti 505 incidenti e 281 decessi con motivazioni ancora incerte. In totale 33.169 vittime in un solo anno, cioè circa un terzo dei soldati americani morti durante l’intero conflitto in Vietnam. E in questo numero non sono comprese le persone che hanno perso la vita a causa di armi usate legalmente dalle forze dell’ordine per fermare i criminali. L’elemento più preoccupante, però, è il balzo dei «mass shooting» come quello di ieri, cioè le sparatorie di massa in cui muoiono almeno quattro persone. Quest’anno fino ad agosto ne erano avvenuti più di uno al giorno. Gli Stati Uniti ospitano il 5% della popolazione mondiale, e il 31% dei «mass shooting» globali. (Mastrolilli, Sta)

Senato Il canguro del senatore Cociancich permette al governo di mettere al sicuro l’articolo 1 del ddl sulle riforme che mette la parola fine al bicameralismo perfetto, pur permettendo al Senato di conservare «la funzione di indirizzo politico, la funzione legislativa e quella di controllo dell’operato del governo», nonché «le funzioni di raccordo tra lo Stato e gli altri enti costitutivi della Repubblica». I numeri: 172 sì, 108 no e 3 astenuti sulla parte varata ieri. Da domani parte l’esame dell’articolo 2, con il probabile ripetersi delle asprezze viste negli ultini due giorni a Palazzo Madama. E’ prevista una mezza dozzina di voti segreti, e magari un nuovo canguro, anche se il governo esclude un’ipotesi del genere. Renzi commenta soddisfatto che il passaggio piu’ difficile, comunque, e’ stato superato: «Si fa un grande passo avanti».

Siria Mosca ha bombardato per il secondo giorno in Siria, con cinquanta aerei Su-25 e Su-24 impegnati in trenta sortite. Stavolta si sono concentrati sulla zona nord occidentale del Paese, colpendo località come Jisr al Shughour e Kafr Nabl. Dagli Usa si continua ad affermare che gli attacchi russi non stanno mirando ai terroristi dell’Isis ma a guerriglieri delle formazioni anti Assad, addestrati dalla Cia, che dovrebbero invece far parte del futuro processo di pace. Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, ai giornalisti convocati all’Onu per una conferenza stampa, ha detto: «Noi stiamo conducendo raid contro l’Isis, al Nusra, e altri gruppi terroristici. Ci comportiamo come la coalizione americana, con la differenza però che operiamo nel rispetto della legge internazionale, perché siamo stati invitati dal governo legittimo ad intervenire». Lavrov non ha commentato la possibilità. che l’aviazione russa faccia da ombrello per l’offensiva di terra che l’Iran starebbe preparando per puntellare il regime di Assad, ma senza smentirla, e ha escluso di estendere i raid all’Iraq perché «non siamo stati invitati». Alla domanda se Mosca stesse colpendo l’Isis, lo stesso Lavrov ha risposto allargando il raggio d’azione: «Se sembrano terroristi, camminano come terroristi, agiscono come terroristi e combattono come terroristi, sono terroristi, giusto?».

Vegani In Italia 4.600.000 persone non mangiano più né carne né pesce (il 6 per cento) o rifiutano tutti i prodotti animali (3 per cento) in nome di norme etiche e regole salutiste. E l’ultima indagine Eurisko racconta anche chi sono i vegani: vivono soprattutto a Nord-Ovest (36%), abitano in grandi città (13%), occupano posizioni dirigenziali (25%), sono donne (58%) tra i 45 e i 54 anni (28%), spesso in possesso di una laurea (17%). (Schiavazzi, Rep)

(a cura di Roberta Mercuri)