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 2015  ottobre 01 Giovedì calendario

Fedez si racconta in un singolo, 21 grammi, e in quest’intervista, ad Andrea Scanzi. Nel primo si descrive come uno che nel cuore ha «più ghiaccio che nel Jack Daniel’s», parla di «vite noiose» e guarda le ferite prima di «ricucirle con ago e filo spinato», nell’altra dice che deve stare attento a non trasformarsi in una rockstar che vive solo di rituali stanchi e finti: Sono semplicemente l’unico, a parte J-Ax e qualche mostro sacro, ad aver preso posizioni scomode nel mondo della musica. Più ti esponi e più ti perdi pubblico, ma non sono paraculo come altri»

«Spero di non dirti troppe cazzate, ho scritto fino alle sei di mattina e mi sono appena alzato». Ore 16, Fedez ha la voce impastata e le sinapsi comunque pienamente in circolo.
Dopodomani esce 21 grammi, uno dei due inediti di Pop-Hoolista Cosodipinto Edition, repack con dvd dell’album già 4 volte disco d’oro e 14 di platino. Il repack uscirà il 9 ottobre. L’altro inedito è Beautiful disaster, un duetto con Mika. 21 grammi allude al peso che avrebbe l’anima quando si separa dal corpo dopo la morte.
In un testo scritto di getto e fortemente autobiografico, Fedez si racconta come uno che nel cuore ha «più ghiaccio che nel Jack Daniel’s», parla di «vite noiose» e guarda le ferite prima di «ricucirle con ago e filo spinato».
Per essere un quasi 26enne che dalla vita ha avuto tutto, non sembri granché sereno.
«È una canzone in cui mi sono messo a nudo, forse pure troppo. Ho molta paura di come possa venire recepita. L’altro inedito, quello con Mika, è più compiuto e quasi perfetto, ma il singolo naturale era questo. Un brano così intimo che, a lungo, ho pensato di tenerlo per me».
È una delle canzoni in cui “canti” di più.
«Credo anch’io. Ho lasciato volutamente alcune imperfezioni e persino qualche stonatura, perché al pubblico arrivasse appieno la sincerità del pezzo. L’ho scritta con le palle girate, come capita quasi sempre: difficile che le canzoni nascano quando sei sereno. Ero depresso, confuso, sconsolato».
Com’è che già rimpiangi il passato?
«Rimpiango il tempo in cui, per essere felice, mi bastava la metà. Anche solo 30 persone come pubblico. Ora è tutto più complicato e ogni giorno devo stare attento a non trasformarmi in una rockstar che vive solo di rituali stanchi. E soprattutto finti».
Nessuno ti ha obbligato ad avere successo.
«Con il successo convivo meglio rispetto a qualche mese fa quando ho scritto 21 grammi, ma ammetto che è una lotta interiore continua».
Forse non accetti la responsabilità di essere ormai un punto di riferimento.
«Non sono un riferimento e men che meno un intellettuale. Sono semplicemente l’unico, a parte J-Ax e qualche mostro sacro, ad aver preso posizioni scomode nel mondo della musica. Più ti esponi e più ti perdi pubblico, ma non sono paraculo come altri».
J-Ax è molto meno convinto di te sui 5Stelle.
«Non sono mai stato uno che, per i 5Stelle, si sarebbe fatto saltare in aria imbottito di tritolo. Basta col tratteggiarmi come fanatico grillino. Ho solo detto, e lo ripeto, che sono il meno peggio. Hanno difetti, sono sprovveduti e non mi piace il loro lento trasformarsi in partito, ma sono onesti, coerenti e di gran lunga quelli con più qualità».
Sarai al raduno grillino di Imola?
«Me l’hanno chiesto, ma credo che non andrò. Anzi: non andrò. Conosco alcuni di loro, sono amico di Di Battista, ma non andrò. L’ho già fatto un anno fa, adesso no».
Non è bello citare Gasparri in un titolo.
«Cosodipinto è il suo miglior neologismo. E poi mi ha fatto causa chiedendomi 500 mila euro. Più che un disco, questa è una raccolta fondi per permettermi di pagarlo. Aiutatemi».
Su Twitter hai litigato con tutti.
«Non sono un attaccabrighe, ho sempre risposto ad attacchi altrui. E tutti ne sono usciti male, anzitutto chi dovrebbe vivere di informazione come Porro o Facci. Smontarli è stato divertente. Vale anche per Salvini. In un solo caso sono stato il primo a colpire».
Quando?
«Con Jovanotti. Aveva detto di rispettare Salvini perché le “idee danzano”, e mi era sembrato troppo. La moglie di Jovanotti si è arrabbiata così tanto al punto da insultare mia madre su Twitter. Le risponderò con ironia ai Sorci Verdi su RaiDue con J-Ax».
A giugno sei stato al centro di polemiche per una lite in discoteca a Milano.
«Quelli sono gli unici attacchi che mi hanno fatto male. Malissimo. Sono andato in crisi per un mese. Ho visto cose inquietanti e posso documentare chiari soprusi della questura di Milano. Mi controllavano quando ero in bagno neanche fossi un mafioso. Mi minacciavano. Per fortuna ho dei video eloquenti. Per evitare il processo mi basterebbe scrivere una lettera di scuse».

Lo farai?
«Mai. Voglio andare al processo: sono innocente. Se poi per disgrazia perderò, e non credo proprio, pubblicherò con piacere quei video».
Della vicenda Volo cosa pensi?
«Pura invenzione, proprio come hanno fatto con me. Il Volo che spalma merda nei muri delle camere: figuriamoci. Quelli sono ragazzini che mangiano coi guanti bianchi, altro che feci e stanze distrutte».
A X-Factor ti diverti? Dopo il primo anno non sembravi così convinto di continuare.
«Ho rivisto le registrazioni della prima stagione e sembrava che avessi un palo in culo. Ero ingessato, impacciato. Quest’anno mi diverto, è tutto naturale e più professionale: non c’è più chi arriva sempre tardi e complica il lavoro».
Ogni riferimento a Morgan è casuale.
«Non era solo lui il problema, non ho legato neanche con la Cabello. L’anno scorso non siamo mai andati a mangiare una pizza dopo una puntata, quest’anno lo facciamo sempre. Un motivo ci sarà».
Mika c’era anche un anno fa.
«È come se lo avessi conosciuto solo adesso. La scorsa stagione eravamo entrambi sfasati e spaesati. Due estranei. Ora ci divertiamo così tanto che, su Twitter, le parole “Mika e Fedez” diventano sempre trending topic. Ormai la gente pensa che siamo fidanzati. Non è vero, ma se continuano a pensarlo non è un problema».