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 2015  settembre 30 Mercoledì calendario

Altro che bravi ragazzi, dalla Svizzera arrivano accuse ai tre de Il Volo: «Camere d’albergo devastate». I fatti sono questi: Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble sono finiti sui principali giornali della tranquilla Svizzera perché avrebbero devastato le stanze dell’Hotel Garni du Lac a Locarno. Secondo i quotidiani lo scorso sabato gli inservienti, arrivati per ripulire le loro stanze, avrebbero trovato «un macello, un disastro, un vero e proprio caos con oggetti, materassi e biancheria da letto gettati alla rinfusa». E, addirittura, secondo il direttore dell’hotel, intervistato dal canale locale LiberaTv, i tre cantanti avrebbero “orinato sul pavimento” e «spalmato feci sulle pareti». Loro smentiscono e annunciano querele

Le stanze di hotel distrutte sono un classico del rock. Ma che, a farne di tutti i colori, siano stati non i Led Zeppelin del tempo che fu, o gli Iron maiden o Ozzy Osbourne, ma quei tre bravi ragazzi del Volo che stanno mietendo successi ovunque cantando “Grande amore” o “Mamma” riesce davvero difficile da credere, a meno che dietro il loro aspetto di bravi ragazzi non si nasconda davvero lo spirito satanico delle più distruttive delle rockstar. I fatti, comunque, sono questi, anche se prontamente smentiti e ridimensionati. Dunque Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble sono finiti sui principali giornali della tranquilla Svizzera perché, così viene raccontato, avrebbero devastato le stanze dell’Hotel Garni du Lac a Locarno, dove si erano fermati dovendo registrare uno special per la tv tedesca Zdf. Secondo i quotidiani lo scorso sabato gli inservienti, arrivati per ripulire le loro stanze, avrebbero trovato «un macello, un disastro, un vero e proprio caos con oggetti, materassi e biancheria da letto gettati alla rinfusa». E, addirittura, secondo il direttore dell’hotel, intervistato dal canale locale LiberaTv, i tre cantanti avrebbero “orinato sul pavimento” e «spalmato feci sulle pareti» (anche qui: tutti e tre si sono messi separatamente a fare la stessa cosa?).
A scatenare tanta irragionevole furia, sarebbe stato il fatto che in quelle stanze c’è la moquette, materia a cui uno dei ragazzi è allergico. La direzione dell’hotel ha raccontato: «Sì, uno dei ragazzi ha detto di avere un problema di allergia alla moquette. Per il resto è come ho già detto: camere messe a soqquadro, dopo che erano state appena rifatte, e bagni sporchi di urina e sciacquoni non tirati». La circostanza non viene negata dai tre cantanti, che però mettono le cose in maniera del tutto diversa: «Due notti fa ci siamo trovati in una camera d’albergo sporca e piena di polvere. Queste non sono le condizioni ideali per soggiornare per nessuno, ma ancora meno per un cantante allergico alla polvere. Il giorno seguente abbiamo cambiato hotel e probabilmente questa decisione ha deluso chi ci ospitava facendo scaturire una reazione assurda, falsa e ingiustificabile». Dicharazione a cui poi ha fatto seguito l’annuncio di un’iniziativa legale: «Abbiamo già dato mandato al nostro legale! Roba da pazzi! C’è troppa cattiveria in giro». E il loro ufficio stampa, Danilo Ciotti, ha aggiunto: «Il Volo sono ragazzi educati. Sono sei anni che giriamo tutto il mondo e spesso siamo stati in bed & breakfast dove non c’era nemmeno la televisione e non si sono mai lamentati di nulla. Sapendo che l’allergia può influire creando danno a livello lavorativo abbiamo preferito cambiare hotel».
GLI IMPEGNI IN TUTTO IL MONDO
Il gruppo, dopo il successo della serata all’Arena di Verona, dove ha duettato anche con Francesco De Gregori, e che ha segnato la conclusione del tour italiano è pieno di impegni. Intanto ad ottobre uscirà l’album omaggio a Elvis Presley (“If I can dream”) in cui Ignazio Boschetto, Gianluca Ginoble e Piero Barone aggiungono le loro voci (sono gli unici ospiti con Michael Bublè) a quella del re del rock ’n’ roll in “It’s now or never”, la sua celebre tambureggiante versione di ’O sole mio. Poi parteciperanno, a New York, alle celebrazioni del Columbus Day dove ci saranno anche Tony Bennett e Lady Gaga. Quindi seguiranno le cento date di un tour mondiale.