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 2015  settembre 30 Mercoledì calendario

Costa carissima a Martin Caceres la notte spericolata per le vie di Torino, conclusa in contromano con lo schianto della sua Ferrari F142 sulla fermata del bus in corso Giambone. Il difensore della Juve ha subìto solo la sospensione della patente, una multa da mille euro e il sequestro per sei mesi della fuoriserie perché aveva un tasso alcolico oltre il consentito. In più, è stato messo fuori squadra dalla società bianconera

A piedi e fuori squadra. Costa carissima a Martin Caceres la notte spericolata per le vie di Torino, conclusa in contromano con lo schianto della sua Ferrari F142 sulla fermata del bus in corso Giambone. Curiosamente a due passi dal centro sportivo dove si allena il Toro e di fronte ad una caserma della polizia stradale. Il difensore della Juve, però, non ha subìto solo la sospensione della patente, una multa da mille euro e il sequestro per sei mesi della fuoriserie perché aveva un tasso alcolico oltre il consentito, un po’ come accaduto la scorsa estate all’amico Vidal durante la Copa America in Cile, ma anche e soprattutto il pugno di ferro del club bianconero. Il tempo di ricostruire i fatti e la società, con una nota ufficiale, ha deciso di non farlo giocare più sino a contrordine perché «il comportamento tenuto rappresenta una grave violazione degli impegni assunti nei confronti della Juventus, oltre a ledere l’immagine della nostra Società».
Dalla metro al bus
Per il fuori rosa Caceres è in arrivo una multa salata (almeno il 25% dello stipendio mensile, circa 50 mila euro, ma da regolamento può raddoppiare per altri casi specifici nel mese) e un probabile addio già a gennaio. Non proprio il modo migliore per affrontare il suo Siviglia da ex di lusso. «Caceres è il primo a riconoscere di avere sbagliato – commenta il capitano, Gigi Buffon – ed è dispiaciuto, ma gode della totale fiducia del gruppo: lui è uno che non tradisce mai». In campo, perché al volante l’uruguaiano era già passato alle cronache per lo spettacolare incidente del marzo 2013, quando riportò una ferita alla testa e sfasciò un ingresso della metropolitana. Evidentemente Caceres ha un’idea tutta sua nel «prendere» i mezzi pubblici.