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 2015  settembre 30 Mercoledì calendario

Secondo Obama «l’Isis è circondato, perderà» • Renzi all’Onu: «L’Italia pronta ad assumere un ruolo guida in Libia» • Grasso cancella 72 milioni di emendamenti sul Senato • Caso Marino, in onda la telefonata del finto Renzi a monsignor Paglia: «Il Papa era furibondo» • Berlusconi ha regalato una villa alla Pascale • Crolla lo studio del latino • I pompeiani avevano denti perfetti

 Isis Obama ha presieduto al Palazzo di Vetro il summit di 65 paesi membri dell’Onu dedicato alla lotta al terrorismo dello Stato islamico. Ha aperto con un messaggio di fiducia, osservando che l’Isis «in Iraq e Siria è circondato da forze che vogliono eliminarlo, abbiamo visto che può essere sconfitto sul campo, alla fine perderà perché non ha nulla da offrire se non disperazione e distruzione». Ha aggiunto però che quella contro l’Isis è «una grande sfida», che richiede un «lavoro duro», proiettato su tempi lunghi, durante i quali ci saranno «successi e passi indietro». Mentre Obama dava il benvenuto a tre nuovi membri del gruppo (Nigeria, Tunisia e Malesia), la Russia snobbava visibilmente quel vertice mandando un diplomatico di serie B. Putin ha annunciato che presenterà un suo progetto di risoluzione Onu per dare legalità internazionale all’intervento militare in Siria. L’oggetto del contendere resta Assad, sempre difeso da Putin come «unico governo legittimo e baluardo nella lotta al terrorismo». Ma anche su questo punto qualcosa si è messo in movimento dopo il lungo (95 minuti) incontro bilaterale Obama-Putin di lunedì sera. Il presidente americano è tornato a ribadire che per sconfiggere l’Isis in Siria serve «un nuovo leader e un governo inclusivo che unisca il popolo siriano nella lotta contro i terroristi. Questo sarà un processo complesso ma siamo pronti a lavorare con tutte le parti, incluse Russia e Iran, per trovare un meccanismo politico con cui sia possibile iniziare un processo di transizione». Obama ha ribadito che l’annientamento dei jihadisti passa necessariamente per l’uscita di scena di Assad. Ma la posizione americana è flessibile sui tempi: il dittatore di damasco non deve per forza andarsene subito. Putin in questi termini ci sta, ha detto che «un futuro cambiamento politico in Siria è possibile, su questo è d’accordo anche Assad».

Libia Matteo Renzi, all’Assemblea generale delle Nazioni unite sulla crisi dei migranti, a New York, ha detto che l’Italia e pronta ad assumere un «ruolo di guida in Libia». «Se il nuovo governo libico ce lo chiederà, l’Italia è pronta ad assumere un ruolo guida per l’assistenza e la collaborazione alla stabilizzazione». «La lotta al terrorismo è inanzitutto una battaglia di valori, la battaglia contro l’oscurità e la paura. Noi ci candidiamo ad essere custodi della cultura del mondo».

Senato Il presidente del Senato Grasso dichiara «irricevibili» i 72 milioni di emendamenti presentati da Calderoli sul Senato. Il Pd plaude mentre Salvini attacca: «Si vergogni». Rimangono comunque in vita altri 383 mila emendamenti. Il 13 ottobre sarà l’ultimo giorno utile per votare la riforma in Senato. Prima di partire da New York, Renzi si mostra tranquillo, perché «sulle riforme c’è una buona maggioranza, ne sono felice perché si tratta della Costituzione. E se Berlusconi le voterà io sono felice, altrimenti non cambia nulla, perché noi vinceremo. Io credo che non le voterà, ma non si sa mai cosa farà Berlusconi».

Marino E’ ancora alta la tensione dopo la frase pronunciata da Papa Francesco al ritorno dal viaggio negli Stati Uniti («Marino a Philadelphia non l’ho invitato io e neppure gli organizzatori»). Padre Lombardi, direttore della sala stampa della Santa Sede, è costretto a intervenire sul caso: «Il giornalista doveva verificare prima quanto stava chiedendo - dice a proposito delle polemiche - il Papa ha risposto per quel che sapeva». E ancora: «La questione è se la domanda era corretta. Il sindaco dopo quanto uscito sui giornali ha chiarito». Infine: «Contatti tra Santa Sede e Comune per chiarire? No, non è necessario». Insomma, un modo per provare a smorzare i toni, concentrandosi piuttosto sul gran lavoro necessario in città da qui all’inizio del Giubileo. Ma in serata, a ridare fuoco alle polveri, arriva dalla trasmissione La Zanzara su Radio 24 la telefonata del finto Renzi a monsignor Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio consiglio per la famiglia che racconta, credendo di parlare col presidente del Consiglio, che «il Papa era imbestialito», "che certamente il sindaco ha brigato per sfruttare questa situazione", «è una brava persona ma, insomma, certo che si è un pò imbucato» e che «Marino era stato molto insistente per vedere papa Francesco, in giro con quella fascia...sì, insomma il sindaco ha fatto una figura da bischero».

Villa Silvio Berlusconi, qualche giorno prima del suo settantanovesimo compleanno (cadeva ieri), ha acquistato Villa Giannelli, a Casatenovo, in Brianza, e l’ha regalata alla fidanzata Francesca Pascale. Che ci andrà a vivere nel momento in cui — questione di qualche settimana, al massimo qualche mese — saranno finiti quei lavori di ristrutturazione che il presidente di Forza Italia sta seguendo in prima persona. (Labate, Cds)

Latino Dopo sei anni la riforma Gelmini ha assottigliato il novero degli studenti che si avvalgono dell’insegnamento del latino. Gli iscritti al liceo classico, dall’anno scolastico 2009/1010, si sono quasi dimezzati, dai 273 mila di allora ai 150 mila e rotti di oggi. Negli altri licei le ore di latino si sono ridotte, dove non sono scomparse, e alla fine dei conti 181mila studenti liceali, il 16 per cento, si sono del tutto delatinizzati, mentre un’altra buona quota studierà il latino per meno ore di prima (non raggiungendo così la competenza necessaria a studiare testi non elementari). (Bartezzaghi, Rep)

Pompeiani Ricostruite con la Tac e restaurate le arcate dentarie di 16 calchi pompeiani: uomini, donne, un bambino. Risultato: tutte dentature perfette, senza grandi carie o altre patologie. Quindi una dieta povera di zuccheri ma ricca di verdure, frutta, cereali. Una curiosità: i denti appaiono in parte consumati perché ai tempi si tagliavano o si spezzavano oggetti con le mandibole. (Conti, Cds)

(a cura di Roberta Mercuri)