la Repubblica, 29 settembre 2015
Provate ad aprire un ristorante con una maniglia del cesso non a norma, o a stagionare formaggi in malga, o a dimenticare di riempire un fottuto modulo perché ne avevate già riempiti centoventi: avete molte più probabilità di essere scoperti e perseguiti che se taroccate qualche milione di motori diesel come ha fatto la Volkswagen
Leggendo del caso Volkswagen, delle tante orecchie e dei tanti occhi di istituzioni importanti, pubbliche e private, tedesche ed europee, che avrebbero potuto ascoltare e vedere quello che stava accadendo e magari intervenire per tempo, ho pensato al mio amico X, che ha dovuto rinunciare a mettere in piedi una piccola impresa alimentare perché non riusciva a star dentro ai vincoli legali, burocratici, igienici che le normative europee hanno moltiplicato, sommandosi a quelle indigene. Provate ad aprire un ristorante con una maniglia del cesso non a norma, o a stagionare formaggi in malga, o a dimenticare di riempire un fottuto modulo perché ne avevate già riempiti centoventi: avete molte più probabilità di essere scoperti e perseguiti che se taroccate qualche milione di motori diesel. Impunità per i grossi, pedante accanimento contro i piccoli: temo non sia populismo, questo, ma il durissimo conto che in molti devono fare, l’amaro pensiero di chi vede il grande potere economico sorvolare sui vincoli che noi terrestri ci ritroviamo ogni giorno tra i piedi. Si diceva una volta “chi ruba un miliardo diventa ricco, chi ruba un centesimo finisce in galera”. La vox populi prende spesso scorciatoie, semplifica, crea alibi. Ma a volte coglie nel segno.