Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2015  settembre 29 Martedì calendario

I guai con la legge di Massimo Ferrero. La procura di Roma ha ottenuto il sequestro di conti correnti e di un palazzo ai Parioli per un valore di complessivo di un milione e 200 mila euro. Il presidente della Sampdoria è indagato per omessi versamenti di 200 mila euro riconducibili alla sua Blu Cinematografica

Dalle gioie del campionato con la sua Sampdoria ai guai con la procura di Roma, che ha ottenuto il sequestro di conti correnti e di un palazzo ai Parioli per un valore di complessivo di un milione e 200 mila euro. Un inizio d’autunno in chiaro scuro quello che sta vivendo Massimo Ferrero, presidente dei blucerchiati, indagato per omessi versamenti di 200 mila euro riconducibili alla sua Blu Cinematografica. Una situazione dai contorni ancora nebulosi che ha imposto al pm Antonino Di Maio di chiedere (e ottenere) il sequestro di conti bancari e beni immobili riconducibili all’imprenditore capitolino Ferrero. L’indagine, avviata la scorsa primavera, sta facendo luce sul rapporto tra l’imprenditore e il Fisco, verso il quale il presidente sembra avere poca simpatia, come sostengono gli inquirenti. Ferrero, infatti, è già sotto processo con l’accusa di aver evaso l’Ires per un milione e 176 mila euro, secondo il pm Mario Palazzi che gli contesta il reato di dichiarazione infedele.